
Entra nel vivo l’edizione 2022 del Premio letterario nazionale “Clara Sereni“, concorso che da tre anni premia la migliore opera inedita e il migliore testo edito legati ai temi presenti nell’opera di Clara Sereni (nella foto), scrittrice, intellettuale e personalità di grande impegno sociale e politico (è stata anche vicesindaco di Perugia). Ieri a Milano, nella suggestiva Listone Giordano Arena, è stata infatti svelata la decina finalista della sezione editi del Premio: sono Viola Ardone (con “Oliva Denaro”, Einaudi), Raffaella Battaglini (con “Mentre passiamo bruciando”, Castelvecchi), Roberto Contu (con “La tigna”, Castelvecchi), Mattia Corrente (con “La fuga di Anna”, Sellerio), Veronica Galletta (con “Nina sull’argine”, Minimumfax), Tommaso Giagni (con “I tuoni”, Ponte alle Grazie), Titto Marrone (con “Se solo il mio cuore fosse pietra”, Feltrinelli), Roberto Pazzi (con “Hotel Padreterno”, La Nave di Teseo), Pier Luigi Razzano (con “La grande Zelda”, Marsilio) e Giorgia Tribuiani (con “Padri”, Fazi). I romanzi sono stati scelti dalla giuria specialistica e la presentazione a Milano rappresenta una sorta di consacrazione per la manifestazione creata a Perugia da Francesca Silvestri e promossa dall’Associazione culturale Officina delle Scritture e dei Linguaggi e ali&no editrice proprio per celebrare la figura e l’operato di Clara Sereni dopo la sua scomparsa nel 2018.
E adesso per il Premio c’è da pensare alla sezione degli inediti: la scadenza del bando per partecipare è stata prorogata a grande richiesta al 3 giugno (il testo inedito si può inviare alla mail [email protected]). Possono o partecipare testi legati alle grandi tematiche che Clara Sereni ha sempre affrontato e cioè l’universo femminile, le storie di resilienza, di legalità, di cura, di inclusione e diversità, l’attenzione per gli ultimi. A giudicarle sarà poi la Giuria Popolare formata da 12 istituti superiori delle province di Perugia e Terni, 21 biblioteche e l’Università con i Dipartimenti della Facoltà Lettere. "E’ un unicum dei premi letterari nazionali" dice con orgoglio Francesca Silvestri.