REDAZIONE UMBRIA

È calo economico e demografico. Il territorio continua a perdere colpi

Il report sugli “Indicatori“ fotografa l’andamento al 30 giugno scorso: tracolla l’occupazione femminile

Territorio in picchiata sul versante economico, occupazionale e demografico. Dal report “Indicatori dell’economia ternana“(redatto da Prefettura, Camera di commercio, Istat, Arpal, Ispettorato del lavoro), che fotografa l’area al 30 giugno 2023, emergono "segnali di un ulteriore rallentamento dell’attività economica ternana, già iniziato nel semestre precedente, che si riflette sostanzialmente su quasi tutti gli indicatori esaminati" "l numero delle imprese attive iscritte nei registri camerali - è la sintesi del report – continua a scendere ad un tasso sempre più alto dal primo semestre 2022. La flessione riguarda in particolare i settori della manifattura, dell’agricoltura e delle costruzioni. Perdono vigore anche gli scambi con l’estero che registrano variazioni tendenziali negative per la prima volta dopo il 2020. Il calo riguarda in particolare la riduzione di circa un terzo degli scambi di prodotti metallurgici che rappresentano in valore quasi la metà del totale. Rispetto al primo semestre 2022 gli occupati nel complesso diminuiscono, con una flessione che riguarda soltanto la componente femminile. Risulta pertanto ancora elevato il divario di genere nella partecipazione al mercato del lavoro". Impressionante il dato negativo sull’occupazione femminile: "La riduzione delle donne occupate (-5,4%) e di quelle in cercadi occupazione (-25%) sottolinea la marcata differenza della partecipazione al lavoro nella provincia di Terni tra la componente maschile e quella femminile". "Nel primo semestre 2023 - continua il report – il ricorso alla cassa integrazione guadagni registra un incremento sia nella forma straordinaria che in quella ordinaria, dove i valori delle ore autorizzate sono ancora molto alti rispetto agli anni precedenti. Con riferimento al credito, si registra una flessione dell’ammontare dei finanziamenti erogati a favore delle imprese, sono stabili quelli alle famiglie".

L’Istat riporta invece i dati del censimento permanente al 31 dicembre 2022. Rspetto al 2021 emerge una flessione di 2.405 residenti in Umbria, superiore (-0,3%) a quella media nazionale (-0,1%). In entrambe le province si registra una diminuzione della popolazione: Perugia perde 1.258 residenti, Terni 1147; in termini relativi, -0,2% e -0,5%. In Umbria prosegue il trend negativo del tasso di natalità, passando dal 6,1 per mille del 2021 al 5,7 del 2022, più basso della media nazionale (6,7). A livello provinciale il maggior decremento (da 5,6 a 5,2) si riscontra a Terni; a Perugia i poco meno (da 6,2 a 5,9).

Ste.Cin.