Don Stefano Orsini va in pensione

Magione, dopo più di mezzo secolo il sacerdote ha salutato i suoi parrocchiani: "Ho scoperto tanti amici"

Dopo più di mezzo secolo don Stefano Orsini ha salutato i suoi parrocchiani. La prima domenica dell’Avvento ha visto il parroco di Magione salutare i suoi parrocchiani. Don Stefano "va in pensione" e lascia infatti l’impegno di parroco dopo 54 anni di servizio sacerdotale in una comunità che ha ricambiato con l’affettuosa presenza la sua generosa dedizione e disponibilità nei confronti di tutti. Alla presenza del nuovo Arcivescovo di Perugia e Città della pieve Ivan Maffeis, per la prima volta a Magione, e dei parroci del territorio comunale, si è svolta la cerimonia di passaggio dell’incarico di sacerdote per la parrocchia San Giovanni Battista di Magione e di Montecolognola a don Engjell Pitaqi, già parroco di San Feliciano, Monte del lago e Torricella. A ripercorrere i 54 anni di sacerdozio lo stesso don Stefano che ha ricordato gli inizi da giovane cappellano a Magione nella comunità di Colpiccione per poi spostarsi a Montecolognola, Torricella e nelle altre parrocchie del territorio fino a quella di Magione. "In tante di queste comunità – ha affermato facendo i suoi auguri al nuovo parroco e confermandogli il più grande affetto – ho scoperto tanti amici che sono stati per me un buon esempio di vita cristiana. Ora, una cosa che potrò fare sicuramente è quella di dedicare più tempo alla preghiera". È stato lo stesso don Stefano a chiedere al vescovo di poter lasciare l’incarico anche se, ha assicurato, non farà mancare la sua presenza laddove fosse necessario. Lo stesso padre Engjiel ha dichiarato l’importanza dei suoi consigli per affrontare questo nuovo impegno. Don Stefano continuerà a risiedere nell’abitazione parrocchiale. Oltre ai parrocchiani erano presenti il sindaco Giacomo Chiodini e il vicesindaco Massimo Lagetti, i confratelli della Misericordia di Magione, rappresentanti di associazioni del territorio, i gruppi di catechisti.

Don Stefano è nato a San Savino il 21 giugno 1944, durante il passaggio del fronte. Poco più che bambino, durante le lezioni di catechismo di don Carmelo, prese la decisione di fare il prete. Sarà ancora nel suo paese natale, dopo gli anni in seminario ad Assisi, che verrà ordinato sacerdote il 22 settembre del 1968 per diventare, come dichiara lui stesso "un uomo buono, un uomo che avrebbe potuto aiutare gli altri con l’aiuto del Signore che a me, suo futuro servitore, non avrebbe certo lesinato". Anche il cardinale Gualtiero Bassetti in quell’occasione aveva voluto rendere omaggio con una lettera al lavoro fatto da don Stefano mentre Papa Francesco aveva inviato, per l’occasione, una pergamena con la sua benedizione apostolica.