
Massimiliano Marchetti è scomparso ad appena 46 anni per un malore improvviso e fatale la sera del 16 agosto. Ieri mattina il funerale a San Fatucchio
"Perché l’hai portato via nel cuore degli anni? io come la mamma e come suo fratello facciamo troppa fatica a capirlo". E’ stato papà Mario a dare l’ultimo saluto a Massimiliano Marchetti, che ad appena 46 anni è stato strappato all’affetto dei suoi cari e di tutta la comunità di Castiglione del Lago da un malore improvviso e devastante nella serata del 16 agosto. Ieri mattina in tantissimi hanno preso parte alla cerimonia che si è tenuta al campo sportivo di San Fatucchio. Massimiliano era talmente tante cose che è quasi difficile riassumerle: medico chirurgo amatissimo all’ospedale di Assisi, dedito notte e giorno alla cura del prossimo, presente con i pazienti e umano con i colleghi; ex militare della Folgore che i compagni d’armi non hanno mancato di omaggiare commossi; imprenditore dell’olio e del vino insieme alla sua famiglia; dirigente sportivo e medico della locale squadra di calcio; impegnato con il padre e tutta la famiglia nel finanziare progetti utili alla comunità. Come il campo sintetico per il settore giovanile di cui presto avrebbe dovuto vedere l’inaugurazione e che da oggi invece porterà il suo nome, come ha già detto il sindaco, Matteo Burico nel suo commiato, durante il rito funebre celebrato da Don Amerigo. Un destino beffardo quello toccato in sorte ai due amici del mondo del calcio locale, perché come Massimiliano anche Mauro Antolini – già presidente del Tavernelle calcio e poi dirigente del Castiglione - ha perso la vita pochi mesi fa in seguito ad un malore.
La direzione aziendale dell’Usl Umbria 1, l’intero personale ospedaliero e la presidenza della Regione si sono stretti attorno alla famiglia, esprimendo cordoglio. I colleghi lo ricordano non solo come un professionista di grande competenza, ma anche come un uomo di rara umanità e disponibilità, sempre pronto a sostenere i pazienti e i compagni di lavoro con un sorriso. La sua presenza era un punto di riferimento nell’ambiente ospedaliero di Assisi, dove la sua figura aveva saputo conquistare la stima di tutti, grazie a modi sempre gentili e una dedizione instancabile. La sua profonda cultura medica e l’amore per la chirurgia lo avevano spinto, dopo la laurea in farmacia, a intraprendere la facoltà di medicina e specializzarsi in chirurgia generale. "La morte improvvisa del dottor Marchetti ci colpisce profondamente e ci addolora. Mancheranno la sua professionalità e la sua umanità", ha dichiarato la presidente della Regione Stefania Proietti. "La sanità umbra da oggi è più povera. Non lo dimenticheremo".
S.M.