
Silvia Chiassai Martini
Arezzo, 26 maggio 2025 – E' molto grave la denuncia che ieri ha fatto Cristina Bonchi, residente a Vacchereccia, moglie di Francesco Garramone, 56 anni, attualmente ricoverato nel reparto di medicina dell'ospedale fiorentino di Ponte a Niccheri. Ha raccontato una vera e propria odissea vissuta all'ospedale della Gruccia, tra diagnosi definite contraddittorie, dimissioni con febbre alta e condizioni critiche. "Se non avessi portato mio marito a Firenze, sarebbe morto", ha detto la donna. Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini.
"Questo fatto - ha detto - tocca profondamente ognuno di noi, fa riflettere, genera rabbia e sconforto perché sappiamo che una situazione simile potrebbe accadere a chiunque. Il grido disperato di chi racconta una vicenda così intima, è l'ennesima dimostrazione della situazione reale che va avanti da anni nel nostro ospedale", ha detto Chiassai. "Di fronte a quello che questo cittadino e la sua famiglia hanno vissuto, mi auguro che si prenda atto di quelli che sono i grossi problemi della nostra struttura ospedaliera - ha proseguito - Sono anni che il personale tutto, medici, infermieri, OSS gridano con disperazione che non è dignitoso né per chi lavora né per i malati la situazione del nostro Pronto Soccorso".
"Sono condizioni di lavoro non più sostenibili, la mancanza del personale, dei posti letto, rende impossibile garantire una presa in carico dignitosa di fronte ad un afflusso incredibile dovuto anche dalla scelta scellerata della chiusura del Serristori". "Quello che servire - ha concluso Chiassai Martini - è che con serietà e concretezza, non sprecate vicende di sofferenza di pazienti come questa e che si faccia finalmente un progetto serio e concreto, legato ad un aumento del personale necessario per dare dei servizi dignitosi ai cittadini del nostro territorio. Come responsabile della salute della mia comunità, esprimo le mie più sentite e sincere scuse e la mia vicinanza alla persona che oltre alla complessa condizione medica che sta vivendo, ha dovuto insieme alla sua famiglia sopportare tutto questo".