Disoccupazione a diversa velocità. Bene in Umbria, male nel Ternano

Nel 2023 ribaltato lo scenario del 2022: percentuali in picchiata in regione mentre la provincia arranca

Disoccupazione a diversa velocità. Bene in Umbria, male nel Ternano

Disoccupazione a diversa velocità. Bene in Umbria, male nel Ternano

La provincia ternana, pur mantenendosi stabile nel tasso di disoccupazione, marcia molto più lentamente del resto dell’Umbria. L’ ennesima, impietosa fotografia del territorio la fornisce l’Istat nel raffronto tra 2022 e 2023. Un’emergenza, quella occupazionale, che continua a stringere la provincia in una morsa, oltre a provocare una paurosa contrazione demografica (quasi 4mila residenti in meno solo a Terni tra il 2019 e il 2022). L’Istat certifica che in Umbria il tasso di disoccupazione è sceso dal 7,1 del 2022 al 6 del 2023; ancora migliore l’andamento della provincia di Perugia dove ila disoccupazione passa dal 7,3 al 5,8. E il Ternano? Praticamente fermo: dal 6,7 del 2022 al 6,6 del 2023. Un quadro d’insieme ancor più allarmante per la provincia di Terni considerando la disoccupazione maschile e femminile. Nel primo caso, in Umbria si passa dal 6,5 al 4,5; ancora migliore l’evoluzione della provincia perugina dove la disoccupazione maschile si contrae dal 6,8 al 4,2. Storia diversa nel Ternano dove la disoccupazione maschile rimane stabile: da 5,5 a 5,4. Andamento analogo per la disoccupazione femminile, che nella provincia ternana raggiunge il suo apice: 8,2 nel 2023 (era 8,3 nel 2022). In Umbria la disoccupazione femminile si attesta ad 8 (7,9 nel 2022) e nella provincia di Perugia resta stabile a 7,8. Altra considerazione: nel 2022 il tasso di disoccupazione nel Ternano era il più basso dell’Umbria (6,7 a fronte del 7,1 regionale e 7,3 di Perugia); a fine 2023 situazione capovolta: nel Ternano, 6,6, tasso più alto di quello umbro,6, e del Perugino, 5,8.

Ste.Cin.