Discoteche in Umbria, la ripartenza. Finalmente la musica è cambiata

Primo week end di riapertura. Enzo Muscinelli, presidente di Silb Umbria Confcommercio: "Un buon inizio. Ora si punta sul carnevale"

Una discoteca

Una discoteca

Perugia, 14 febbraio 2022 - «Un buon inizio nella speranza di poter migliorare. Per ora possiamo ritenerci soddisfatti". Così Enzo Muscinelli, presidente di Silb Umbria Confcommercio, l’associazione delle imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo, commenta i risultati del primo week-end di riapertura delle discoteche, dopo il lungo stop dovuto all’esplosione dei contagi.

"Il bilancio - spiega Muscinelli – si riferisce in particolare all’attività di tre locali: il mio, cioè il Formula Uno di Città di Castello, il Ciao Ciao di Passignano e il Don Carlos di Terni. Tutti abbiamo lavorato bene".

E sempre da venerdì altri locali hanno ripreso l’attività come l’Urban Club a Perugia e il Country di Bastia. "Sì, siamo contenti e soddisfatti – prosegue il presidente Silb – anche se il livello di affluenza è stato un po’ inferiore rispetto al solito e a quello che ci aspettavano, a confronto con la breve apertura delle discoteche tra novembre e dicembre".

I motivi? "La ripartenza è stata improvvisa, la sicurezza di aprire l’abbiano avuta solo da giovedì, non c’è stato il tempo di pubblicizzare, di organizzarci dal punto di vista promozionale e mettere in campo eventuali attrazioni e ospiti per rendere la serata più viva".

Ora si guarda al futuro: "Questo è un buon inizio per ricominciare a lavorare sperando che i prossimi due fine settimana vadano bene in attesa del Carnevale. Finalmente siamo ripartiti". Sul fronte della sicurezza, non si sono verificati problemi.

«Tutti conoscono perfettamente le regole e le hanno rispettate – dice soddisfatto Muscinelli – solo due persone sono state respinte perché non avevano il Green Pass valido". Quanto all’età di chi viene a ballare, "al Formula Uno c’è una clientela molto giovane, con età media sui 20 anni, al Ciao Ciao e al Don Carlos vanno persone più adulte".

E c’è un aspetto che il presidente della Silb Umbria tiene a sottolineare: "Oggi i giovani sono irruenti, spesso sono poco avvezzi alle regole del vivere civile. Nei locali c’è un buon servizio di sicurezza che tacita sul nascere situazioni che, se non controllate, potrebbero degenerare più facilmente. In questo senso posso dire che la socializzazione nei locali da ballo controllati porta meno agli eccessi e contribuisce a un ordine sociale".