Discarica, il Tar dà ragione a Tsa

Il Tribunale amministrativo ha respinto il ricorso dell’associazione Osservatorio Borgo Giglione

L’associazione Osservatorio Borgo Giglione contro la discarica, ma il Tar dà ragione al gestore dell’impianto. Gli ambientalisti avevano presentato ricorso contro il rinnovo (concesso dalla Regione) dell’autorizzazione integrata ambientale in favore di Trasimeno Servizi Ambientali Spa per la gestione della discarica di Borgo Giglione nel Comune di Magione. Secondo l’osservatorio TSA non avrebbe dovuto ottenere il rinnovo della gestione della discarica per via del procedimento penale nell’ambito della maxi inchiesta guidata dal Procuratore Raffaele Cantone sulla presunta gestione illecita dei rifiuti (tra il 2010 e il 2015) in cui sono a tutt’oggi imputati i vertici di Gesenu e da cui Tsa è uscita con un patteggiamento. Inoltre – sostenevano gli ambientalisti - TSA era stata destinataria, da parte della Regione Umbria, di diverse diffide al rispetto dei limiti stabiliti dall’Aia. Ma è stata poi la stessa Regione a febbraio dello scorso anno a concludere positivamente il procedimento di riesame, concedendo il rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale relativa alla discarica di Borgo Giglione, poiché ritenne superate le osservazioni dell’Osservatorio stesso in relazione a molteplici aspetti: dall’adeguamento sismico della discarica, alla viabilità di accesso, dal rispetto del Protocollo d’area redatto dall’ARPA nel 2014 con le associazioni dei cittadini alla fratturazione del basamento roccioso della discarica. Le conclusioni sono state quindi impugnate dall’Osservatorio. Per ovvie ragioni il Tribunale, ritenendo prevalente l’esigenza di mantenere in funzione l’impianto in considerazione della sua importanza strategica per la gestione del ciclo dei rifiuti per l’intera Regione Umbria, ha rigettato l’istanza di sospensione cautelare che l’Osservatorio aveva richiesto. A fine dicembre il ricorso è stato discusso e la sentenza emessa mercoledì 1 febbraio con il totale respingimento del ricorso. Scrive il Tar, riferendosi al cambio di passo del gestore "Tsa ha depositato, anche nell’odierno giudizio (dopo averlo fatto dinnanzi al giudice penale), gli atti organizzativi il modello di organizzazione, gestione e controllo; il codice etico; lo statuto dell’organismo di vigilanza, il sistema disciplinare, il piano per la prevenzione della corruzione, l’organigramma e il mansionario" adottati al fine di sicurezza interna. É la stessa sentenza del Gip presso il Tribunale di Perugia a sottolineare che "T.S.A., successivamente ai fatti di causa, ha adottato misure di riassetto societario, di modifica dei vertici aziendali, oltre ad un nuovo modello di organizzazione e controllo, come da documentazione depositata agli atti". E infine "nessuna incidenza sulle conclusioni fin qui raggiunte - scrive il Tar - possono avere gli incendi verificatisi nell’estate del 2022, trattandosi di eventi successivi all’adozione del provvedimento impugnato e, comunque, essendo stati gli stessi tempestivamente contenuti ed estinti".

Sa.Mi