Discarica dell’Ast, c’è chi dice ’no’: "Mancano certezze ambientali"

L’assessore non vota la delibera di Giunta comunale e il M5S attacca: "Ampliamento senza precedenti"

C’è chi dice “no“ al progetto di recupero (“Landifill mining“ nella prospettazione aziendale) della discarica Ast, approvato con delibera di Giunta comunale. Tra questi l’assessore all’ambiente Mascia Aniello che in un post spiega: "Ringrazio il sindaco Stefano Bandecchi per aver reclamato dalle Acciaierie Arvedi Ast, finalmente, dopo oltre un secolo di catastrofico laissez faire, l’applicazione di nuovi materiali impermeabilizzanti, coperture e più efficaci misure di confinamento dei rifiuti industriali rispetto al disastro ecologico di sempre. Gli esprimo inoltre viva riconoscenza per l’esigere da costoro, per la prima volta, tecniche di inertizzazione dei fanghi già operative altrove nel mondo. Ho tuttavia segnalato non solo l’irritualità metodologica (prima la delibera e poi il progetto), ma anche come la delibera di Giunta sia stata composta in modo incongruo, senza nemmeno tener conto dei limiti tecnici del vecchio progetto, limiti già evidenziati dallo stesso assessorato comunale all’ambiente in sede ministeriale". "Inoltre mancano puntuali certezze sul fronte ambientale – continua Aniello – , perché non esiste un piano aggiornato conformemente alle sacrosante richieste tecniche volute dal sindaco: per questi motivi, per le mie deleghe, nessuna apertura di credito e voto contrario alla delibera di Giunta e all’ennesimo tentativo di ampliamento delle discariche delle Acciaierie Arvedi Ast, operazione da costoro immaginificamente definita ‘Landfill mining’. Inoltre sta emergendo come, tra Pentima e Valle, area ecologicamente compromessa, tali discariche siderurgiche continuino a rilasciare metalli pesanti negli acquiferi, senza che sia individuata una credibile e definitiva soluzione, a 15 anni dalle prime notizie dello stesso tipo".

E il M5S, con il referente Luca Simonetti e il consigliere comunale Claudio Fiorelli, attacca l’amministrazione Bandecchi: "Il sindaco tradisce definitivamente la questione ambientale della Conca ternana, con l’ampliamento senza precedenti della discarica Ast milioni di scorie finiranno a ridosso della Cascata delle Marmore. Oltre nove milioni di tonnellate di rifiuti industriali a ridosso della Cascata. Ecco i grandi risultati che il sindaco di Terni è riuscito a portare a casa rispetto all’accordo di programma Ast. Lo stesso sindaco che in campagna elettorale aveva promesso, ottenendo i voti, l’individuazione urgente di una nuova area al di fuori della Conca ternana per trattare scorie e fanghi siderurgici di Ast visti i “devastanti” effetti sull’ambiente. Promesse disattese".