REDAZIONE UMBRIA

Piercamillo Davigo ‘spara a zero’ contro la corruzione

Il presidente dell’Anm ospite al convegno dei Cattolici democratici a Orvieto

Il presidente dell’Anm, Piercamillo Davigo

Orvieto, 9 luglio 2016 - «NEL 1992 erano molti i politici che si vergognavano di essere stati sorpresi a rubare. Ho detto, ricevendo molte critiche, che oggi in molti continuano a rubare ma non si vergognano più. Ribadisco che molti lo fanno, che non vuol dire tutti: per distinguere le pecore bianche da quelle nere, bisogna fare i processi». Lo ha detto il presidente dell’Anm, Piercamillo Davigo, nel suo intervento al convegno dei Cattolici democratici in corso a Orvieto. Per Davigo, «i politici perbene non dovrebbero stare seduti vicino ai corrotti».

«A QUALCHE POLITICO - ha continuato Davigo - ho chiesto se si rendeva conto che se continuava a sedersi vicino a un corrotto, i cittadini fossero autorizzati a pensare che siete uguali. Sarebbe meglio dire ‘finchè c’è lui, io qui non mi siedo’. E forse allora - ha concluso Davigo - anche chi commette reati tornerebbe a vergognarsene».

«INASPRIRE le pene serve a poco contro la corruzione, se non si sa a chi darle: prima bisogna trovare i colpevoli e far emergere la corruzione sommersa, in un paese come l’Italia dove non se ne denuncia praticamente mai» ha aggiunto Davigo, che ha proposto: «A questo scopo servono incentivi per chi parla, operazioni sotto copertura e ruolo proattivo delle forze di polizia».

E ancora: «Siamo in presenza di un sistema criminale, del tutto simile a quello di Cosa Nostra per la riscossione del pizzo. Per la corruzione in Italia, non si tratta di devianze individuali, si tratta di un sistema seriale, perchè tende a ripetere il reato, e diffusivo, in quanto cerca di tirare dentro più soggetti possibile». Per Davigo, «la corruzione della classe dirigente fa più danni della microcriminalità».