REDAZIONE UMBRIA

Dal Duomo di Orvieto il Concerto di Pasqua di Rai 1 Omaggio all’Umbria lancia l’evento con Zubin Mehta

Dal Duomo di Orvieto il Concerto di Pasqua di Rai 1 Omaggio all’Umbria lancia l’evento con Zubin Mehta

Il progetto “Omaggio all’Umbria“ lancia l’edizione 2023 con il suo fiore all’occhiello: il grande Concerto di Pasqua che si terrà venerdì 24 marzo alle 17.30 nel Duomo di Orvieto e andrà in onda su Rai 1 il Venerdì Santo dopo la Via Crucis e su Rai 5 con svariate repliche. Protagonista assoluto Zubin Mehta (nella foto), uno dei più prestigiosi direttori d’orchestra del mondo, alla sua undicesima partecipazione al festival di cui è direttore testimonial. Nel concerto di Pasqua (ingresso libero) dirigerà i Complessi Artistici del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino in un programma speciale che prevede la sinfonia n.4 in Mi Bemolle maggiore “Romantica“ e il “Te Deum“ in do maggiore per soli, coro e orchestra di Anton Bruckner, compositore amatissimo da Mehta.

"Ho la la fortuna, il piacere e l’onore di organizzare il Concerto di Pasqua per la sedicesima volta – dice Laura Musella, ideatrice e organizzatrice del progetto – . Sarà un evento nell’evento per la presenza di Metha e verrà trasmesso in eurovisione. E’ dedicato a tutti i bambini vittime della guerra e dei terremoti". Le finalità del festival, ricorda, sono la valorizzazione dei giovani talenti, di artisti di fama internazionale, del patrimonio della regione e la solidarietà con l’Unicef . Al suo fianco la presidente della Regione Donatella Tesei celebra il festival: "Tocca territori importanti e attraverso la cultura e la musica promuove nel suo insieme l’Umbria. Per questo la Regione lo sostiene". L’edizione 2023 proporrà 25 concerti fino a dicembre. Tra i giovani brilla Stefano Mhanna, tra i big torna Uto Ughi, in concerto il 15 aprile a Terni, e poi con una lectio magistralis all’Università per Stranieri di Perugia (che ospiterà quattro concerti). In cartellone anche l’Orchestra Giovanile Cherubini, coinvolte chiese e siti naturalistici e archeologici.

Sofia Coletti