REDAZIONE UMBRIA

Da Dogre mille cartelle di pagamento: "Richieste dubbie", raffica di ricorsi

L’opposizione attacca l’agenzia di riscossione del Comune. "Situazione insostenibile, fare subito chiarezza"

Da Dogre mille cartelle di pagamento: "Richieste dubbie", raffica di ricorsi

Un migliaio di avvisi di contestazioni da parte di Dogre, l’agenzia di riscossione del Comune: quante sono esattamente le contestazioni? Quanti i cittadini coinvolti e perché? Risposte vaghe e ancora incerte sul caso che a Città di Castello è finito il 25 gennaio scorso al centro di ben tre commissioni consiliari. Si tratta di cartelle pervenute ai cittadini per il pagamento del Canone Unico Patrimoniale con molti contribuenti che hanno fatto ricorso alle vie legali e alcuni consiglieri comunali che, sulla vicenda, hanno chiesto e ottenuto la convocazione degli appositi organismi consiliari. Ma di chiarezza – stando a quanto riportano gli esponenti di Castello Cambia Emanuela Arcaleni, e di Fdi, Elda Rossi e Riccardo Leveque – ne è stata fatta pochissima. Tanto che le polemiche sul caso Dogre non accennano a diminuire. "Ora è necessaria una precisa e immediata assunzione di responsabilità politica e amministrativa di sindaco, assessore e dirigenti perché si impegnino a verificare lo stato effettivo del servizio", dice Arcaleni che suggerisce anche di "valutare l’assolvimento di Dogre da tutti gli obblighi contrattuali rilevabili dal capitolato d’appalto, perchè non è più tollerabile la situazione".

Anche i consiglieri di Fdi Elda Rossi e Riccardo Leveque chiedono lumi sulla vicenda e mettono in evidenza alcuni aspetti critici in un documento diramato ieri: "Dal momento esecutivo del nuovo bando Dogre sono iniziati considerevoli problemi e forti criticità _ scrivono _ L’offerta di gara nuova prevede tra l’altro un servizio al pubblico ridotto a 20 ore rispetto alle 30 offerte nel bando precedente". Poi c’è la questione delle cartelle pazze spuntate nei mesi scorsi: "Come mai la società Dogre afferma che non sono pervenute contestazioni, se non tre o quattro ricorsi, su oltre mille rilevazioni effettuate nel territorio; eppure i contribuenti lamentano l’arrivo di centinaia di cartelle sanzionatorie con un altissimo tasso di contestazioni?". I rilevamenti nel territorio tifernate erano stati effettuati da dipendenti Dogre di altri comuni e non dai due ‘locali’. Molti punti interrogativi che sono rimasti di fatto aperti anche a margine delle tre commissioni congiunte durante le quali i vertici Dogre avrebbero scaricato le responsabilità proprio sui dipendenti ..."eppure gli stessi avevano operato il censimento nel 2018 e ottenuto eccellenti risultati d’incasso, pur non avendo mai effettuato un numero elevatissimo di contestazioni, come invece accaduto a novembre", chiosano gli esponenti di Fdi.