Covid, è la settima ondata Positivo un tampone su tre

È arrivata un mese prima rispetto all’anno scorso, ma con meno ricoveri. L’Umbria si conferma come regione che anticipa la ripresa dei contagi

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E’ la settima ondata di Covid in Umbria. Per la settima volta in 28 mesi infatti i contagi provocati dal Sars-Cov 2 sono ricominciati a crescre. Un’ondata iniziata ormai da una decina di giorni che si conferma in crescita anche in questio terzo fine settimana di giugno e che è in anticipo di circa un mese rispetto all’anno scorso, quando il numero degli attuali positivi ricominciarono ad aumentare tra il 10 e il 15 luglio, per raggiungere il picco un mese e dopo (quarta ondata).

Il bilancio dell’ultimo fine settimana dice dunque che salgono ancora in Umbria attualmente positivi al Covid, 8.648, 178 in più di domenica, e pure i ricoverati, 107, sei in più, mentre resta fermo a uno il dato dei posti occupati nelle rianimazioni e non si registrano morti per il virus. È il quadro a ieri mattina alle 8 in base ai dati della Regione. I sei ricoveri in più sono tutti in area medica Covid. Nell’ultimo giorno (domenica) sono stati registrati 302 nuovi casi e 124 guariti. Scaturiti dall’analisi di 958 tra tamponi e test antigenici, con un tasso di positività che balza al 31,5 per cento contro il 22,2 dello stesso giorno della scorsa settimana. E proprio il tasso di positività dimostra ormai la crescita e che nei week end un tampone su tre è positivo.

"È presto per dire se siamo in una fase esponenziale, per ora la crescita è accelerata, e serviranno altre due settimane per quantificare meglio questo andamento". L’analisi arriva dal matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Piconè, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) che conferma la ripresa dei contagi e le conseguenze sul sistema.

"L’aumento più marcato della percentuale dei positivi ai test molecolari - ha spiegato - è in tre regioni, Umbria, Marche e Toscana. Queste tre regioni d’Italia, l’Umbria in particolare, rappresenta un elemento ricorrente dove l’epidemia riparte prima (e questo è già avvenuto a fine dicembre 2021, ad inizio aprile e ora). Un altro elemento interessante sempre per quello che riguarda l’Umbria è che, è stata la prima regione dove, dopo il lockdown, l’incidenza di positivi è scesa a livelli bassi, con la velocità di discesa (che è sempre più lenta della salita) quasi uguale a quella del periodo dell’incremento".

Insomma, ancora una volta la nostra regione anticipa quello che accade negli altri territori della penisola, con le motivazioni che secondo gli esperti sono date dai forti scambi nelle zone di confine (con tre regioni), dal sequenziamento fatto in maniera efficace e dal tracciamento che, secondo quanto riferiscono da sempre gli uffici di Asl 1 e 2, è tra i più attenti a livello nazionale.