
Hanno chiesto entrambi il patteggiamento il giudice della Seconda sezione della Commissione tributaria provinciale di Perugia e l’avvocato che si sono presentati davanti al gup Natalia Giubilei (nella foto) con l’accusa di corruzione. Il pubblico ministero, Gemma Miliani, ha chiesto invece il proscioglimento per il figlio del togato. I legali dell’avvocato (Luca Gentili e Michele Titoli) avevano formulato l’istanza per la riqualificazione del reato in abuso d’ufficio e per il patteggiamento a un anno e due mesi, con sospensione condizionale della pena. Anche il giudice ha chiesto di patteggiare: due anni, sempre con sospensione condizionale. Il gup si è riservato la decisione: l’udienza è stata rinviata al prossimo 11 gennaio. L’accusa per il giudice è di aver “addomesticato“ le sentenze in favore di suoi conoscenti o di persone assistite dall’avvocato finito nei guai con lui, per ottenere "utilità", effettivamente avute o soltanto promesse. In particolare, il giudice avrebbe ricevuto “garanzie“ sulla possibilità di far avere una carriera di successo al figlio nel mondo del calcio professionistico. Sia il figlio che l’avvocato, stando all’accusa, aiutavano il togato nell’estensione delle sentenze. Quindi, il pm aveva chiesto il rinvio a giudizio di tutti e tre.