Corrispondenze tra scienza e fede

L’evento si è aperto a Monte del Lago con le lettere a Pasolini, stasera arriva Piergiorgio Odifreddi

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Con le lettere a Pasolini, messe in scena da Francesco Montanari (e Cane sulla luna), si è aperta ieri sera in piazzetta Sant’Andrea a Monte del Lago di Magione, l’11esima edizione del Festival delle Corrispondenze. L’edizione 2022, in programma fino a domenica 11 settembre vedrà oltre 25 appuntamenti, tutti a ingresso gratuito, tra reading, seminari, tavole rotonde, presentazioni di libri, spettacoli teatrali, lezioni e approfondimenti. Non mancheranno passeggiate letterarie, laboratori e appuntamenti per i più piccoli. Sei giorni tra Storia e attualità per celebrare la bellezza della parola scritta, riflettere sui grandi avvenimenti che hanno cambiato il nostro tempo, analizzare il presente. Il tutto nella splendida cornice del borgo lacustre di Monte del Lago di Magione. Il programma prosegue stasera dalle 19 con la storia della lingua italiana attraverso le lettere, lettere di donne dal Medioevo fra realtà e fantasia, un monologo di e con Massimo Arcangeli, linguista, critico letterario e scrittore. Alle 21.15 in programma Piergiorgio Odifreddi (nella foto) – uno degli eventi più attesi dell’edizione - con il suo libro "In cammino alla ricerca della Verità, lettere e colloqui con Benedetto XVI"(Rizzoli). Questo libro rappresenta un esempio eccezionale di dialogo tra Fede e Scienza. Nell’arco di nove anni, dal 2013 a oggi, il papa emerito Benedetto XVI e Piergiorgio Odifreddi, matematico ateo, si sono incontrati più volte di persona e hanno intrattenuto un’intensa e profonda corrispondenza epistolare. In queste pagine viene documentato tutto: Odifreddi racconta in dettaglio i loro colloqui e le lettere sono riportate integralmente. Si tratta di un formidabile percorso spirituale, in cui il teologo e l’uomo di scienza si confrontano su innumerevoli temi: l’etica, l’antropologia, la spiritualità, le domande "ultime" su vita e morte, amore e dolore.

Come si legge nella prefazione del Cardinale Gianfranco Ravasi: "È, tuttavia, un altro ancora l’elemento che rende unico questo lungo dialogo: pur da posizioni diametralmente opposte, Odifreddi e Benedetto XVI riconoscono il fine comune della tensione a capire, della ricerca della Verità. Un fine che stimola i loro colloqui rendendoli intimi, suscita in entrambi ricordi autobiografici e fa nascere un’indubbia complicità".Nato proprio nell’ambito del Premio letterario nazionale Vittoria Aganoor Pompilj, riservato a lettere e carteggi, l’evento si è costruito negli anni una veste unica unendo in maniera inedita dibattito sull’attualità, analisi storico-sociologica e letteratura attraverso lettere e corrispondenze, diventando un salotto contemporaneo capace di parlare a tutti.