Con i colloqui svolti nella settimana di Natale ai 36 candidati inseriti negli elenchi e risultati idonei, e la valutazione dei curriculum, è iniziato ufficialmente il conto alla rovescia per conoscere i nomi dei nuovi direttori generali delle quattro Aziende sanitarie dell’Umbria, di cui due (Perugia e Terni) a conduzione ospedalierouniversitaria mentre contestualmente va avanti il lavoro per definire la Convenzione tra Palazzo Donini e Palazzo Gallenga sul nuovo assetto degli ospedali.
Sul fronte direttori la prossima settimana la commissione esterna composta da un commissario individuato dalla Regione (Francesco Longo, professore della Bocconi), uno dalla Agenas (Antonio Maritati direttore Ufficio Affari generali) e uno dall’Istituto superiore della sanità (Primario Iannone, direttore del Centro di Eccellenza Clinica) presenterà la rosa dei tre candidati scelti per ciascuna Azienda: i due ospedali e le Asl 1 e 2. Solo allora la decisione diventerà tecnico-politica. Sarà la presidente Donatella Tesei – per le Aziende ospedaliere di Perugia e Terni in accordo con il Rettore Maurizio Oliviero – a decidere.
Una volta nominati spetterà ai direttori scegliere i rispettivi direttore sanitario e amministrativo di ciascuna azienda.
Il primo commissariamento era stato deciso all’indomani dello scandalo-Concorsopoli: venne nominato di Antonio Onnis, poi sostituito l’estate scorsa con Marcello Giannico, il manager che aveva ripianato i conti della sanità del Lazio. Ad Onnis era stata quindi affidata l’emergenza-Covid, nel ruolo di commissario straordinario per l’emergenza: incarico che scade a fine anno. Adesso negli elenchi sono confluite le candidature degli attuali quattro commissari Giannico (Perugia), Gilberto Gentili (Asl 1), Massimo De Fino (Asl 2) e Pasquale Chiarelli (Terni). Ma anche ’vecchie’ conoscenze della sanità umbra tra cui Maria Gigliola Rosignoli (attuale direttore sanitario centrale dell’Istituto Maugeri di Pavia) e Silvio Pasqui, ora direttore sanitario dell’Umbria 1.
Intanto prosegue il lavoro per la Convenzione, strategico a ridefinire gli assetti di reparti e primariati, dopo il ’memorandum’ sottoscritto a febbraio tra Tesei e Oliviero. L’obiettivo della governance sembrerebbe quello di evitare, in futuro, la duplicazione delle specialità all’interno degli ospedali regionali, evitando due reparti e due ’teste’ a capo delle Cliniche strategiche divise tra universitari e ospedalieri quanto, piuttosto procedere a una selezione sulla base delle eccellenze in ciascun ambito di cura.
Preliminarmente c’è da sciogliere il nodo dell’Azienda unica. La Regione lavora sull’ipotesi di due Aziende integrate (Perugia e Terni) come è attualmente ma serve una deroga che deve concedere il ministro.
Eri.P.