REDAZIONE UMBRIA

’Con Ulisse sogno l’Ariston Il mio viaggio da rockstar’

Il dentista perugino Antonio Calabrese è tra i finalisti umbri di Sanremo Rock. Il professionista che ha il culto di Lucio Dalla è anche un attore di teatro

"Voglio diventare un “Nessuno“ a livello italiano". Parola di Antonio Calabrese, classe 1976 , in arte Ulisse, e già il nome la dice lunga! Il cantante perugino è finalista della prossima edizione del Sanremo Rock & Trend 2021, nella categoria Trend, in programma fino all’11 sul palco dell’Ariston.

Oltre ad essere un musicista sei anche un dentista, giusto?

"Giusto. Sono un dentista di professione e musicista cantautore per passione. I due lavori mi permettono di vivere su due livelli diversi. Entrambi mi nutrono a modo loro".

È la prima volta che tenti la strada di Sanremo Rock & Trend?

"Sì. Erano quindici anni che non facevo un concorso. Durante l’inattività del lockdown ho deciso di provarci".

Il CD Ulisse è un risultato del lockdown?

"No, il CD è il risultato di un lungo lavoro. Il master era già pronto prima del lockdown, tanto che ne avevamo già fatto uno spettacolo teatrale".

Il teatro fa parte della tua arte, dunque…

"L’arte musicale è un’arte da vedere e sentire, se togli il visuale non rimane niente. L’opera che io produco è “layerata”, si può leggere a diversi livelli. Ma non come gli artisti di oggi che buttano molto fumo negli occhi, è poi non rimane molta carne". Nei tuoi testi come “Bangladesh”, “Ulisse” o il “Nano da Giardino” parli spesso attraverso le esperienze di diversi personaggi. Come mai?

"Mi è sempre piaciuto parlare in prima persona, ma i personaggi mi servono per cambiare punto di vista".

Però non ti impersonifichi mai nei personaggi femminili...

"Ci vorrebbe troppa sensibilità per farlo. Le donne sono il punto imprescindibile della mia vita. Sono ciò che muove il mio mondo, ma è difficile comprenderle".

Chi è la tua nave scuola, musicalmente parlando?

"Lucio Dalla. Per me lui è Gesù Cristo sceso nella musica leggera. Soltanto quando sento le sue canzoni mi viene da dire: “Magari l’avessi scritta io!“. Con gli altri artisti non mi capita".

Cosa ti aspetti da questo Sanremo Rock & Trend?

"È una competizione e chiaramente ci vado per vincere. Ma in realtà mi aspetto un’apertura del campo: la mia aspirazione è di essere un Nessuno a livello italiano. Qui in Umbria è difficile lavorare con la musica, per di più non esistono più produttori, ma solo talents. E io sono dannatamente vecchio".

Per usare una frase celebre: “Non importa la meta, ma il viaggio”: il tuo viaggio com’è stato?

"Mi chiamo Ulisse, il viaggio per me è fondamentale. Il mio viaggio è stato abbastanza lungo. Ho iniziato a scrivere musica a 21, quando mi è venuta in mente la canzone “Musica e Parole”. Poi a 23 anni mi sono iscritto al conservatorio. È un viaggio che ancora continua, perché è il viaggio della mia vita".

Arianna Papalia

Silvia Angelici