LUCA FIORUCCI
Cronaca

Con il cellulare alla maturità. Studentessa esclusa dal dirigente. Il Tar la riammette alla prova

L’episodio in un istituto superiore di Terni. Il giudice ha accolto il suo ricorso . Sospeso il provvedimento della scuola, il 22 luglio l’udienza nel merito.

L’episodio in un istituto superiore di Terni. Il giudice ha accolto il suo ricorso . Sospeso il provvedimento della scuola, il 22 luglio l’udienza nel merito.

L’episodio in un istituto superiore di Terni. Il giudice ha accolto il suo ricorso . Sospeso il provvedimento della scuola, il 22 luglio l’udienza nel merito.

Niente esami di maturità, anzi sì. Risuonavano ancora le note del celebre pezzo di Antonello Venditi che, per una studentessa ternana, il tempo della prova conclusiva dei suoi cinque anni di studio sembrava già essere esaurito. E così è stato per alcune ore, il tempo di redigere un ricorso d’urgenza e sentire pronunciarsi il Tar dell’Umbria.

Risultato? Per la studentessa c’è ancora una possibilità di ottenere il diploma tanto ambito senza dover attendere un altro anno. Insomma, se poche ore prima era stata esclusa dalle prove per ottenere la maturità quando ancora la prima doveva ancora cominciare, alla fine è stata riammessa. Per lei ci sarà la possibilità di dimostrare la sua preparazione nella sessione suppletiva.

I fatti. Mercoledì 18 giugno, prima prova scritta degli esami. Prova di italiano anche per gli oltre settemila maturandi umbri (7.300 circa). In una scuola superiore di Terni succede questo.

La studentessa in questione prende posto al banco che le è stato assegnato, pronta a riempire il foglio protocollo delle sue frasi. È intenta a trascrivere le tracce per il tema che vengono dettate dai commissari di esame. In questa circostanza, viene appurato che la candidata aveva con sé il telefono cellulare in violazione delle regole. Lo smartphone viene acquisito dalla commissione e la prova viene sospesa. Il tempo necessario di mettere nero su bianco i provvedimenti firmati dal dirigente scolastico che esclude la studentessa dall’esame di maturità e ne intima l’allontanamento dall’istituto.

La ragazza torna a casa, ma non si arrende. Per niente rassegnata a concludere così un anno di studi, prova le vie legali. Per questi fatti, infatti, tramite il suo legale, la maturanda ricorre d’urgenza al Tar dell’Umbria, chiedendo l’emissione di un decreto monocratico. E il responso del Tar non si è fatto attendere. Il giudice Pierfrancesco Ungari, con il provvedimento emesso a sua firma, ha disposto la sospensione dell’efficacia dei provvedimenti assunti dal dirigente scolastico, disponendo l’ammissione della ragazza alla sessione suppletiva dell’esame di Stato e fissando la camera di consiglio per il prossimo 22 luglio.

Contestualmente la giovane, attraverso l’avvocato Maria Di Paolo che la assiste, ha chiesto di poter sostenere la prova dal prossimo 2 luglio, come da calendario ministeriale.

Intanto ieri i maturandi umbri, come i loro colleghi italiani, hanno sostenuto la seconda prova scritta, concludendo, tranne qualche eccezione, la prima fase della prova di maturità in vista degli orali e delle agognate vacanze estive.