"Cogliere le opportunità dell’Europa". L’appello di Cgil per il Ternano

Il sindacato: "Occorre un disegno preciso che guardi alla sostenibilità sociale, economica e ambientale"

"Cogliere le opportunità dell’Europa". L’appello di Cgil per il Ternano

"Cogliere le opportunità dell’Europa". L’appello di Cgil per il Ternano

"Terni ha bisogno di un protagonismo diverso e di politiche industriali che guardino alla transizione energetica ed ecologica, a vantaggio di cittadini e lavoratori. Per questo è fondamentale cogliere le opportunità che vengono dall’Europa, con un disegno ben preciso che guardi alla sostenibilità sociale, economica e ambientale delle scelte che vengono fatte". È il messaggio contenuto nel documento sulle politiche industriali per il territorio elaborato dalla Cgil di Terni. Un documento che fotografa la situazione dei settori industriali, strategici per la provincia di Terni: siderurgico-meccanico, chimico-elettrico, agroalimentare e delle costruzioni edilizie. "Per la siderurgia – sottolinea il sindacato – non è più rinviabile l’accordo di programma con Ast Arvedi, per mettere a sistema i fondi della comunità europea e definire il piano industriale". Per il polo chimico, secondo Cgil "sarebbe necessario un progetto integrato che, dopo l’operazione di acquisizione di Novamont da parte di Eni Versalis, sia in grado di dar via al rilancio di una serie di progetti che quel sito può esprimere anche nel campo dell’economia circolare. Quello che manca nel sito ex Polymer è una cabina di regia unica. Anche Alcantara, dopo anni di investimenti e sviluppo, oggi sconta la crisi del suo core business, ovvero i l’industria automobilistica", spiega la Cgil. Ma tutte queste problematiche di settor si incrociano, secondo il sindacato, con le "carenze del piano industriale nazionale Enel" sia sul piano degli investimenti generali che sulle specificità nei settori della distribuzione, della generazione e del mercato. Situazione che - ricordano dalla Cgil - ha portato i sindacati nazionali e locali ad aprire la vertenza Enel. Infine, il settore agroalimentare che per Cgil "non può prescindere dai percorsi virtuosi del green-deal europeo, volti alla sostenibilità ambientale, con una nuova modalità di produzioni ecologiche e l’abbandono di pesticidi e fitofarmaci". Attenzione serve anche per il settore edilizia e costruzioni che, dopo il boom degli incentivi statali del 110%, che hanno causato una forte espansione del mercato, registra oggi un assestamento in termini di produzione e volumi. Infine, l’appello: "Invitiamo Istituzioni, associazioni e imprese del territorio ad avere un protagonismo con progetti concreti che rimettano al centro investimenti, sviluppo, visione industriale ripartendo dal lavoro".