
Un nuovo gemellaggio con la cittadina islandese di Austurbrù apre prospettive molto interessanti dal punto di vista economico e culturale per Orvieto. Una delegazione di venticinque islandesi, dirigenti, tecnici e insegnanti dell’Austurland, la terra dell’est, la più orientale delle regioni dell’Islanda, ha soggiornato a Orvieto per quattro giorni di intenso lavoro e numerosi incontri promossi dal quartier generale di Cittaslow International. Il contatto nacque con Diupivogur, Cittaslow della costa orientale dell’Islanda con la quale grazie all’impegno di scuole, famiglie e studenti, dal 2016 è stata avviato uno scambio. E ora lo scambio si allarga a ogni settore produttivo. I delegati hanno quindi portato a termine una visita che ha visto l’incontro con imprenditi, artigiani e agricoltori. Nel corso dell’incontro con il sindaco Roberta Tardani, si sono tracciate linee di una possibile collaborazione per cultura, turismo, agricoltura. I delegati hanno interrogato Tardani sulle prospettive di economia sostenibile e le hanno raffrontate con la loro situazione. Oltre a un workshop tematico sulle progettualità e le azioni di Cittaslow numerosi sono stati gli incontri, laboratoriali a contatto con la realtà produttiva e artigianale. Come spiega il segretario generale di Cittaslow International, Pier Giorgio Oliveti: "L’ipotesi sul tavolo è realizzare una “stazione“ permanente in Orvieto per scambi socioeconomici tra Islanda e Italia. Questo apre prospettive interessanti per futuri progetti assieme, da pesca sostenibile alla produzione di idrogeno dall’idroelettrico di cui l’Islanda è leader, da politiche sociali a scambi scolastici".
Cla.Lat.