"Citati dalla Von Der Leyen, ora venga a visitarci"

Giornelli manager di “Ceramiche Noi“ di Città di Castello: "Sveglia e turni all’alba per risparmiare. Ma non so quanto potremo resistere"

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di Cristina Crisci

"Non ci ha citato espressamente, ma pensiamo che la presidente dell’Unione europea Ursula von der Leyen parlasse di noi. Ci fa piacere che il nostro grido d’allarme sia arrivato in Europa: ora serve che si faccia qualcosa di concreto", dice Lorenzo Giornelli, direttore commerciale e amministratore di Ceramiche noi, che invita la presidente a visitare l’azienda: "Venga a vedere cosa sta succedendo in Italia e in Europa, che cosa sta facendo una guerra che nessuno ha cercato e voluto. Sta infatti distruggendo tutto quello che è stato creato con anni e anni di fatiche". L’azienda è in Umbria, a Città di Castello dove produce ceramica ed è gestita da una cooperativa formata dagli stessi lavoratori. Avevano salvato le sorti dell’impresa già qualche anno fa quando 11 soci (dei 22 dipendenti attuali) rilevarono il marchio dal precedente proprietario, utilizzando il Tfr, per evitare la delocalizzazione in Armenia. Ci hanno riprovato questa estate: la sveglia ha suonato prima dell’alba perché col sorgere del sole iniziava la giornata lavorativa. Hanno seguito il ritmo della luce naturale per evitare ulteriormente il peso di quelle bollette, già salite alle stelle per via dei forni. Parola d’ordine: "Risparmiare sui costi dell’energia elettrica. Uno sforzo enorme che non è servito a molto: ora stiamo valutando di convertire da metano a gpl i forni per la produzione della ceramica". Sulla pelle un tatuaggio col loro motto: ‘Tutti per uno, un sogno per tutti’, un’attitudine che li ha fatti diventare, nel tempo, l’emblema di chi non molla. Von der Leyen li ha citati nel discorso al Parlamento Ue in relazione alla grande preoccupazione per il caro energia e "all’ansia di milioni di famiglie dell’Unione Europea per pagare le bollette. Pensiamo a chi lavora nelle fabbriche della Ceramica dell’Italia centrale che ha deciso di passare i turni all’alba per approfittare della luce del sole e dei prezzi dell’energia più bassi a quell’ora", ha detto la Presidente rivolgendo un pensiero a quei genitori "che la mattina si alzano in casa prima di tutti e lasciano i figli a dormire per andare al lavoro in fabbrica".

Nel suo intervento, di fronte alla first lady ucraina Olena Zelenska presente in aula, ha parlato a lungo degli effetti della guerra, la crisi del gas, l’inflazione, le difficoltà economiche e il rischio di una nuova recessione. "I costi energetici - spiega ancora il dirigente commerciale Giornelli - l’anno scorso incidevano per il 9-10 per cento mentre nel 2022 siamo passati al 35-40 per cento. E’ dura andare avanti in queste condizioni – aggiunge - e non so per quanto potremo farcela. La cosa assurda è che abbiamo commesse per tutto l’anno prossimo. Una situazione che riguarda non solo noi, ma tutte le imprese". "Esprimo tutto l’orgoglio della cooperazione umbra per l’esperienza della nostra associata Ceramiche noi. Ci attendiamo un’iniziativa comune delle istituzioni europee, dei governi, per sostenere le produzioni", ha detto Dino Ricci presidente Legacoop Umbria. Il sindaco di Città di Castello Luca Secondi gli fa eco: "Ora più che mai servono interventi concreti. Le eccellenze artigianali del nostro territorio testimoniano il dinamismo, ma anche la sofferenza in cui versano le aziende a maggiore vocazione energivora".