REDAZIONE UMBRIA

"Ci siamo reinventati il lavoro puntando sulle ricette gourmet"

C’è la valigia dei nonni in bella mostra, quella del primo viaggio effettuato, insieme ad un altro reperto, la macchina da cucire d’epoca. Due elementi che sono il simbolo del profondo cambiamento per "Al solito posto", caratteristico locale montefalchese, antesignano della movida folignate che ora, dopo il Covid, si è reinventato in ristorante gourmet. "Il Covid ci aveva messo con le spalle al muro – spiega Mauro Rettori, il 35enne titolare – ponendoci di fronte a sole due strade, mollare o riprendere la sfida alla grande". E così è stato. Mauro ha raccolto intorno a sé alcune alcune situazioni che avevano bisogno della sua stessa sfida, a partire dallo chef Davide Silvestri, anche lui tornato in Italia da Londra per colpa della pandemia. "Ed eccoci qua, ripartiti con una nuova avventura che vuole mettere in evidenza la materia prima umbra, attraverso piatti tipici rivisitati e molto curati". Una ripartenza dunque, che non poteva che avvenire a Montefalco: "Ho provato a disintossicarmi – spiega Rettori ridendo – ma era impossibile". Mauro infatti ha accumulato, negli anni, una grandissima esperienza che lo fa partire da Montefalco subito dopo aver concluso l’Alberghiero per esperienze di livello in tutto il mondo, ma non sa resistere alla chiamata dell’Umbria, che arriva per un locale a Bevagna. Da lì al ritorno a Montefalco, il passo è breve e nasce "Al solito posto", un locale che ormai è un punto di riferimento da 17 anni e che torna con aperitivi, pranzi e cena, loung bar, con una cocktail list a cura di Martina Plini. "È una vita piena di sacrifici – racconta Mauro – perché si lavorano tante ore, ma la soddisfazione che ti restituisce il cliente che sorride è impagabile".

Alessandro Orfei