"Ci serve un’auto per trasportare mio figlio disabile"

La denuncia del padre: "Per averla ci chiedono la patente che lui non potrà mai conseguire"

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La storia di un giovane tifernate di 19 anni affetto da grave disabilità cognitiva e motoria fin dalla nascita è una delle tante vicende di difficoltà, pastoie burocratiche e leggi che non tutelano i meno fortunati. Il padre del ragazzo, O.C., denuncia la pressoché totale impossibilità di ottenere aiuti per l’acquisto di un auto idonea al trasporto del figlio, perché dovrebbe avere la patente che non può essere conseguita per le gravi patologie sofferte dal ragazzo: "Abbiamo necessità di vari ausili e strumenti per superare le tante difficolta giornaliere – afferma amareggiato O.C. – tra cui anche l’auto per il suo trasporto che deve essere adeguata e modificata nel suo assetto originario in base alle esigenze di chi è il fruitore. Le modifiche hanno un costo notevole, intorno ai 10mila euro che, sommate al prezzo del mezzo che deve invece avere determinate caratteristiche in termini di grandezza, portano la cifra totale superiore ai 30.000 euro. Dovendo sostituire la vecchia auto, ormai logora e contanti chilometri alle spalle, e sapendo per certo che la maggior parte delle regioni coprono l’intera spesa, ho chiesto informazioni alla regione e dopo diverse difficoltà ho saputo che il contributo viene erogato dalle Asl. Ma nel fac simile per la domanda è richiesta la copia della patente di guida che mio figlio non può ottenere per la sua grave patologia cognitiva e motoria. Insomma nella nostra regione il disabile che ha difficoltà così gravi da non poter sostenere l’esame di guida per la patente, non ha diritto a nessun contributo, tranne le agevolazione fiscali della riduzione dell’Iva e il recupero Irpef sulla dichiarazioe dei redditi, leggi che sono tuttavia nazionali". E’ amara ma calzante la frase finale di O.C.: "Il lato grottesco è che più si è disabili e meno diritti si hanno".