
Cgil, Cisl e Uil alzano la voce "Stipendi da fame e precariato Sarà una stagione di mobilitazioni"
"Quest’anno il Primo Maggio non sarà semplicemente la festa del mondo del lavoro, ma l’avvio di una grande mobilitazione del sindacato, per risvegliare le coscienze e rimettere davvero il lavoro al centro dell’agenda politica". Parola dei tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Maria Rita Paggio, Angelo Manzotti e Maurizio Molinari. Che aggiungono: "Se non si investe su stabilità e sicurezza del lavoro, se non si alzano i redditi di questo paese, che in Umbria sono ancora più bassi della media nazionale (Perugia si piazza al 32esimo posto tra le 107 province italiane e Terni al 57esimo), non c’è possibilità di rialzarsi".
A proposito di redditi, si è parlato di "salari da fame", 1.100 la media nella nostra regione, con circa il 60% dei lavoratori in condizioni di precariato. Per non parlare del livello delle pensioni. Molti i temi su cui i sindacati chiedono dunque un radicale cambio di passo. Oltre alla tutela dei redditi dall’inflazione, c’è il grande nodo del rinnovo dei contratti nazionali dei settori pubblici e privati. Altra richiesta: riforma del fisco, con una riduzione del carico su lavoro e su pensioni, tassazione extraprofitti e rendite finanziarie. E ancora, il potenziamento occupazionale e dei finanziamenti al sistema sociosanitario pubblico, una vera e propria emergenza in Umbria, dove il diritto universale alla salute è sotto attacco. Poi c’è la richiesta di maggiore sicurezza: basta morti sul lavoro (sono 3, secondo i dati ufficiali Inail, le vittime in Umbria nel primo bimestre del 2023 e 1566 le denunce di infortunio sul lavoro). Infine, c’è la grande vertenza relativa al sistema degli appalti: Cgil, Cisl e Uil rivendicano l’eliminazione dei subappalti a cascata e una lotta senza quartiere alle mafie e al caporalato.
I sindacati chiedono infine una riforma del sistema previdenziale e politiche industriali e d’investimento condivise con il mondo del lavoro per negoziare la transizione ambientale e digitale, realizzando un nuovo modello di sviluppo, puntando alla piena occupazione.
Silvia Angelici