REDAZIONE UMBRIA

Ceramica d’autore, Altotevere in vetrina Le firme dei Maestri alla mostra di Deruta

Umbertide e Città di Castello sono ben rappresentate alla rassegna che vuole unire le produzioni di eccellenza umbre

L‘Altotevere è davvero ben rappresentato nella mostra "Di città in città… sulla Strada della Ceramica in Umbria" inaugurata ieri a Deruta e dedicata alla ceramica d’autore. Obbiettivo dell’esposizione è quello di unire le produzioni di eccellenza umbre ed è per questo che accanto ad Umbertide e a Città di Castello sono raccolte opere provenienti da Gualdo Tadino, Gubbio, Orvieto e dalla stessa Deruta.

Tre le opere di altrettanti indiscussi maestri provenienti dal Museo Rometti di Umbertide: la lampada "La pesca" di Corrado Cagli del 1930, il piatto murale di Dante Baldelli "Sirene" del 1935 e la statua "Salomè" di Mario Di Giacomo del 1931, con la famosa tecnica del "Nero Fratta".

"La nostra città – dice l’assessore alla Cultura Sara Pierucci - vanta una tradizione legata soprattutto alla ceramica d’arte del Novecento, quando grazie alla curiosità intellettuale ed alla intraprendenza delle aziende "Rometti" e "Pucci" Umbertide aveva guadagnato l’attenzione del pubblico e della critica per nazionale per l’originalità e la qualità delle produzioni. In particolare le Ceramiche Rometti, tuttora in attività videro lavorare alcuni protagonisti dell’arte italiana del ‘900, tra cui Leoncillo Leonardi, Corrado Cagli, Mario Di Giacomo e Dante Baldelli. Le opere esposte fanno parte della collezione Rometti, acquisita dal nostro Comune; una selezione di oltre cento pezzi tra i più significativi è esposta nel museo omonimo allestito presso la Fa.Mo.".

Da Città di Castello sono cinque i maestri che espongono: Luca Baldelli con i suoi "Dervisci rotanti", Simona Baldelli, con un’opera ispirata alla pratica orientale del Kintsugi, Fanette Cardinali, con un pezzo di forte e al contempo aggraziata ondulazione che dalla natura prende i colori, Francesco Fantini che propone due ciotole semisferiche ‘sonanti’, grazie ad un innesto di materiali granulati e Ceramiche Noi che omaggia gli "Ori e i Cretti" di Alberto Burri.

"E’ un onore partecipare a questa mostra con opere che sono espressione della nostra gloriosa tradizione tifernate tramandata da padre in figlio nelle botteghe e aziende", ha dichiarato il sindaco Luca Secondi.

Pa.Ip.