Centrodestra, sale la tensione. E gli assessori di Pp ’rischiano’

Progetto Perugia voterà il Bilancio fra dieci giorni, ma ai componenti della Giunta comunale sono arrivate pressioni ’esterne’ per prendere le distanze dal gruppo: pena il taglio delle deleghe .

Centrodestra, sale la tensione. E gli assessori di Pp ’rischiano’

Centrodestra, sale la tensione. E gli assessori di Pp ’rischiano’

La rottura nella coalizione del centrodestra, potrebbe avere risvolti nella maggioranza di Palazzo dei Priori. Progetto Perugia, infatti, è uno dei gruppi consiliari portanti della ‘squadra’ che sostiene Andrea Romizi. Quattro sono i consiglieri del gruppo, come quelli di Lega e Fratelli d’Italia (FI ne ha cinque), ma potrebbe aggiungersi a breve anche Massimo Pici (Perugia Civica). Sul tavolo, fra 9 giorni, c’è l’atto più importante di un amministrazione comunale, il Bilancio preventivo. Ma al momento non c’è alcun segnale sul fatto che Pp non possa votarlo: a quanto è dato sapere i consiglieri resteranno fedeli alla coalizione costruita nel 2019. E poi va detto che quei 4 o 5 voti non sarebbero sufficienti a mettere in minoranza il centrodestra che ormai può anche contare sul soccorso di Emanuele Mori (Iv) la quale – non a caso – sul bilancio negli ultimi anni si è sempre astenuta. A meno di colpi scena, quindi, non ci saranno problemi e il gruppo continuerà a sostenere sia la Giunta che il primo cittadino.

Piuttosto, racconta Radio Palazzo, sarebbero state chieste parole nette di presa di distanza dal proprio gruppo ai tre assessori di Pp: Edi Cicchi, Leonardo Varasano e Otello Numerini, potrebbero uscire nelle prossime ore con dichiarazioni ufficiali in cui si dissociano dalla decisione della lista di non appoggiare la candidata a sindaco Margherita Scoccia. Nei loro confronti ci sarebbero pressioni da più componenti della coalizione di centrodestra in questo senso. Con il rischio – non è chiaro quanto concreto – che il sindaco Romizi possa addirittura rivedere le loro deleghe una volta approvato il Bilancio preventivo. In queste ore di fibrillazione non è semplice capire quanto di reale ci sia in tutto questo, o quanto faccia tutto parte della strategia politica di ogni partito, ma di sicuro i toni sono destinati ad inasprirsi. Ieri sera intanto il Pd si è riunto per cercare di capire quale strada prendere.

Michele Nucci