
Non solo autorità civili e militari ma anche bambini delle scuole alla cerimonia dell’81esimo anniversario della Liberazione di Assisi dal nazifascismo
ASSISI Ricordato ieri l’81esimo anniversario della Liberazione di Assisi dall’occupazione nazifascista, avvenuta il 17 giugno del 1944 da parte delle truppe alleate. Commemorazione al cimitero di Guerra del Commonwealth, a Rivotorto, nel segno delle adozioni delle tombe dei Caduti – 945 quelli che vi sono sepolti, la maggior parte giovanissimi, soldati canadesi, indiani, neozelandesi, sudafricani e inglesi - che sacrificarono la loro vita per restituire la libertà all’Italia. Anche ieri sono stati consegnati gli attestati a dieci fra associazioni e cittadini che si impegneranno, almeno una volta l’anno, a portare un fiore e a pregare per le vittime. E’ stata deposta una corona d’alloro dapprima davanti monumento ai Caduti, poi al cimitero di guerra. Il sindaco Valter Stoppini, ha ricordato "con gratitudine il sacrificio di quanti hanno dato la vita per liberare Assisi e l’Italia dall’oppressione e garantire i diritti di cui oggi possiamo godere" e ha lanciato un appello per la pace, evidenziando che "prima di poterla realizzare a livello internazionale, occorre viverla e costruirla nel profondo, nella quotidianità, nei rapporti tra le persone, rifiutando odio, razzismo, divisioni: solo così, coltivandola tutti ogni giorno, possiamo sperare di vivere in pace". Il primo cittadino ha quindi annunciato la volontà di "far sì che Assisi svolga pienamente il suo ruolo di ‘Città della pace’, anche attraverso l’organizzazione di eventi al livello nazionale e internazionale che possano dare un contributo concreto alla costruzione della pace". Al termine della commemorazione, coordinata da Adriano Tofi e dal generale Francesco Tofi, il Comitato per le adozioni delle tombe ha consegnato gli attestati. Maurizio Baglioni