
"Le notizie provenienti dalla direzione e dalle Rsu di Ast ci mettono in allarme per il futuro aziendale", cosi Sinistra Italiana che ha presentato un’interrogazione ai ministri delle Imprese e del Lavoro a firma di Elisabetta Piccolotti. "La proroga della cassa integrazione all’Ast - si legge – con la conseguente configurazione di una attività produttiva a singhiozzo per il mese di maggio, senza alcuna prospettiva certa per i mesi a venire, costituisce un fatto grave e preoccupante; circa un mese fa il ministro delle Imprese aveva rassicurato l’azienda, i lavoratori e la città sulla prosecuzione dei lavori per la definizione del nuovo Accordo di Programma, che dovrebbe contenere sia il piano industriale di Arvedi che gli impegni del Governo a sostegno del processo di ammodernamento impiantistico e produttivo; già nel settembre 2022 l’ex ministro allo Sviluppo del precedente Governo aveva definito l’istruttoria dell’accordo di programma giunta “all’ultimo miglio” ma ancora oggi si conosce poco e nulla sui contenuti di questi impegni e in compenso è stato annunciato il fermo temporaneo della quasi totalità dell’attività produttiva e il conseguente ricorso alla cassa integrazione per quasi tutti gli addetti". Si chiede "un deciso intervento affinché si ponga fine all’incertezza e alle preoccupazioni che gravano su Ast e sul lavoro di migliaia di famiglie ternane e quali iniziative s’intendano assumere perché si giunga rapidamente alla definizione di un acccordo di programma che consenta di salvaguardare e rilanciare sito e livelli occupazionali".