REDAZIONE UMBRIA

’’Casa di Comunità’’ all’orizzonte Grandi progetti e nodi da sciogliere

’’Casa di Comunità’’ all’orizzonte Grandi progetti e nodi da sciogliere

Dall’attuale Casa della salute di Trevi alla Casa della Comunità. La trasformazione sarebbe imminente, con l’annunciato arrivo di altri servizi rispetto a quelli già esistenti: residenza Protetta per anziani, medici di medicina generale, guardia medica, servizio infermieristico, consultorio con ginecologo e ostetrica, Cup, pediatra, assistente sociale. Previste anche ore di specialistica ambulatoriale con la presenza del cardiologo, dello pneumologo, del diabetologo e dello psicologo di comunità per alcuni giorni a settimana. Inoltre la Casa della Comunità sarà attrezzata per la possibilità di effettuare il teleconsulto. Assicurazioni, rispetto a questo copioso pacchetto di servizi, sono arrivate in occasione del recente incontro del comitato "Trevi promuove salute" alla presenza dei medici di medicina generale, degli operatori sanitari e di tante associazioni del territorio con i vertici dell’Usl 2, in primis il direttore generale Massimo De Fino. Il comitato, convocato dal sindaco Bernardino Sperandio (foto) e dall’assessora alle politiche sociosanitarie Stefania Moccoli, è stato l’occasione per illustrare il modello organizzativo integrato e multidisciplinare. L’incontro ha riportato all’attenzione della governance sanitaria aziendale il futuro del Centro di riabilitazione intensiva neuromotoria, destinatario di una importante trance di finanziamento dei fondi Pnrr. Focus anche sull’annoso problema della piscina chiusa e della carenza di personale che non consente di rispondere alla richiesta di servizi della riabilitazione proveniente anche da fuori regione.

All’incontro, presente l’ostetrica Maria Josè Quezada e il responsabile del consultorio dottor Pietro Stella, è stato presentato anche il nuovo servizio di rieducazione perineale e riabilitazione del pavimento pelvico che partirà prossimamente a Trevi. Al comitato hanno portato il proprio contributo diverse realtà associative: l’Avis, l’associazione malati Mcs Umbria, Anfass ’Per loro’, con cui si è valutata la possibilità di ospitare presso la casa della Comunità lo sportello di ascolto per i disabili e l’Aism che ha ribadito l’assoluta necessità di riaprire la piscina del centro di riabilitazione e di potenziare la telemedicina per supportare al meglio i malati di sclerosi multipla e in generale i pazienti con patologie croniche.