Cantone nuovo procuratore a Perugia, si spacca il Csm

Ha ottenuto 12 voti contro 8 per Masini. Di Matteo: "Inopportuno che guidi la procura competente sui reati dei magistrati romani e sui rapporti fra questi e i politici"

Raffaele Cantone

Raffaele Cantone

Perugia, 17 giugno 2020 - Raffaele Cantone, ex presidente dell' Anticorruzione, è il nuovo procuratore di Perugia. Sulla scelta di affidargli le redini della procura titolare dell'inchiesta sul pm romano Luca Palamara, che ha provoicato il terremoto nel Csm, il plenum di Palazzo dei marescialli si è diviso. La minoranza (8 voti)  si è concentrata su Luca Masini, procuratore aggiunto a Salerno. Cantone ha ottenuto 12 voti, quattro gli astenuti.

A favore di Cantone hanno votato i togati di Area e i componenti laici, mentre per Masini si sono espressi i gruppi di MI, Autonomia&Indipendenza e il togato indipendente Nino Di Matteo. Le 4 astensioni sono del primo presidente della Cassazione Giovanni Mammone e dei 3 togati del gruppo di Unicost.

Cantone fino ad oggi magistrato al Massimario della Cassazione, andrà a ricoprire a Perugia il posto lasciato vacante un anno fa da Luigi De Ficchy.

Con la riforma del Csm del ministro Bonafede la nomina di Cantone sarebbe stata impossibile:una norma vieta a chi è stato fuori ruolo di candidarsi a incarichi direttivi per due anni.

Sulla scelta di Cantone duro in seno al Csm il togato indipendente Nino Di Matteo: "Ritengo che non sia opportuno che Cantone diriga  proprio la procura competente su ipotesi di reato commesse dai colleghi che lavorano negli Uffici di Roma e che possono investire procedimenti che a vario titolo riguardano i rapporti tra magistrati e politici vicini o appartenenti alla stessa compagine politica decisiva per la nomina all'Anac", ha detto. Lo Stesso Di  Matteo  non nega che Cantone all'Anac ''abbia perfezionato la propria professionalità in materia di contrasto alla corruzione, se non altro attraverso i  rapporti con le procure'', ma  "noi abbiamo il dovere di garantire nei confronti dei cittadini l'apparenza di imparzialità. Io - ha spiegato Di Matteo - avrei sostenuto la candidatura di Cantone a una Procura diversa, ma non a Perugia".

Quindi Di Matteo ha sottolineato che la connotazione politica di Cantone "si è perfino accentuata, almeno in apparenza, quando per più volte Cantone è stato indicato come possibile premier di una nuova compagine governativa''.