Nuova avventura da record per il tifernate Alessio Campriani che è partito da Lanzarote ieri mattina alla volta di Guadalupe, a bordo della sua piccolissima imbarcazione. Era salpato dal Portogallo lo scorso novembre per attraversare in solitaria l’Oceano Atlantico e arrivare ai Caraibi a bordo della barca a vela più piccola al mondo, senza motore né assistenza, ma un imprevisto lo aveva fermato. La rottura dell’attacco al pilota automatico causata da una caduta accidentale e conseguente trauma alla schiena lo avevano costretto - dopo circa 1.200 chilometri di navigazione - a dirigersi verso le Isole Canarie dove aveva riportato ulteriori danni alla barca, urtando accidentalmente alcuni scogli del porto durante il complicato attracco senza utilizzo di motore. È ripartito quindi ieri da Lanzarote, nella quale ha trascorso una decina di giorni per riparare l’imbarcazione e riorganizzarsi con il Team del Circolo Velico Centro Italia composto da Stefano Provincia (maestro d’ascia), Federico Rossi (docente di Ingegneria dell’Università di Perugia), Franco Milli (vicepresidente del Circolo Velico) e Federico Minelli (fotografo). La partenza è stata ritardata di un paio di giorni per motivi meteo: il team stava aspettando l’arrivo dei venti Alisei, poichè l’imbarcazione è stata progettata per seguire correnti provenienti da nord. Alessio è stato quindi trainato da una barca che lo ha seguito nella fase iniziale per verificare che tutto funzionasse al meglio per poi iniziare la sua avventura. Lo attendono ora 2 mila 800 miglia nautiche (circa 5 mila 500 km) di oceano per raggiungere la destinazione finale e portare a termine la sua incredibile impresa.
CronacaCampriani riparte da Lanzarote Destinazione Guadalupe