Camicia fa il “pierino“: "Commissione d’inchiesta sulla dittatura sanitaria"

Il candidato dell’Udc (centrodestra) chiede "chiarezza sui vaccini Covid". Critiche dai fondatori del partito in Umbria: "La coalizione prenda le distanze".

Camicia fa il “pierino“: "Commissione d’inchiesta sulla dittatura sanitaria"

Camicia fa il “pierino“: "Commissione d’inchiesta sulla dittatura sanitaria"

"Una commmisione d’inchiesta comunale al fine di evitare dittature sanitarie". Carmine Camicia, candidato al Consiglio comunale con l’Udc, non è nuovo a uscite clamorose. Ad ogni campagna elettorale tira fuori il coniglio dal cilindro. E lo ha fatto anche stavoltaa. "Per far fronte alle eventuali emergenze – annuncia in un volantino in cui promuove un incontro pubblico – è necessario fare chiarezza sulla vicenda vaccini. Per questo incontrerò i cittadini e spiegherò il mio progetto al fine di evitare altre dittature sanitarie". Parola che hanno creato un polverone: quella di Camicia, infatti, è una candidatura a supporto di Margherita Scoccia (centrodestra) e non tutti pare l’abbiano presa bene. In verità in casa Lega qualcuno potrebbe anche aver apprezzato l’uscita pubblica del candidato...

A prendere le distanze è l’ex sentaore e consigliere regionale dell’Udc, Maurizio Ronconi. "Sia io e che la senatrice Sandra Monacelli – scrive –, fondatori dell’Udc dell’Umbria e già parlamentari dell’Udc, insieme agli amici dell’Umbria, da tempo non si riconoscono più nell’ormai solo virtuale Udc non avendone condiviso né la linea politica né l’autocrazia autoreferenziale che caratterizza l’ormai virtuale Udc. Non condividiamo lo spirito e ancor meno un farneticante titolo su una presunta “dittatura sanitaria” e sui vaccini – scrive ancora Ronconi –. Auspichiamo che la candidata sindaco del centrodestra e tutta la coalizione prendano le distanze da posizioni per altro assai distanti e in chiara contraddizione con le linee politiche e programmatiche della coalizione di centro destra".

Critico anche il segretario regionale di Azione, Giacomo Leonelli. "Dunque quelli “seri e competenti” a Perugia promuovono un evento elettorale contro i vaccini e la “dittatura sanitaria”? – chiede in un post –. E la candidata sindaca moderata, che ha autorizzato la lista che promuove l’evento a utilizzare il suo nome e cognome collegandola alla sua coalizione, che ci dice? Ci sarebbe da ridere a crepapelle, se non fosse per rispetto delle vittime del Covid e di chi, a causa della pandemia, anche nella nostra città, ha dovuto chiudere la propria attività e si è trovato in grande difficoltà. Il tutto – concluyde – , dopo che per settimane ci siamo dovuti sorbire i sermoni affranti sulla paura dei carri armati sovietici a Borgo XX Giugno. Vergognatevi".