Calcio virtuale contro la dipendenza dal gioco. In campo la squadra della Comunità Incontro

AMELIA - “Vinciamo Insieme“ è il progetto dalla Lega nazionale dilettanti della Figc che p...

AMELIA - “Vinciamo Insieme“ è il progetto dalla Lega nazionale dilettanti della Figc che promuove l’inclusione sociale e la partecipazione attraverso il calcio virtuale. Ieri a Molina Silla, nel cuore della Comunità Incontro, la presentazione. Parte da qui il progetto che vuole unire la passione per lo sport alla voglia di giocare “pulito“, lontano dalle insidie delle scommesse, qui dove, ha ricordato il coordinatore della struttura, Giampaolo Nicolasi, ci sono 70 persone che vengono assistite perché dipendenti dal gioco. Alla presentazione del progetto e della squadra virtuale della Comunità Incontro, anche il ministro dello Sport, Andrea Abodi e il presidente della Lnd, Giancarlo Abete. “Vinciamo Insieme“ ha l’obiettivo di essere "una nuova frontiera nell’utilizzo dello sport come strumento di crescita personale e collettiva. Anche nella modalità virtuale". Quindi sfide alla consolle e in rete per la conquista del campionato, senza soldi in ballo, senza scommettere. Le attività di calcio virtuale della Lnd hanno mosso i primi passi durante il lockdown del 2020. Da quel momento sono stati istituiti i campionati di eSerieD, eFemminile, i tornei Lnd eCup e delle Regioni, oltre a due competizioni internazionali per un coinvolgimento totale di 3.500 giocatori. La prima istituzione del Terzo Settore ad essere inserita nel progetto con un proprio team eSport ufficiale, impegnato a partire da febbraio 2024 nelle competizioni di calcio virtuale nazionale, sarà proprio la Comunità Incontro che si occupa da anni del recupero dalle dipendenze. "Tutto quello che porta al miglioramento dell’attività delle relazioni va alimentato, sostenuto, promosso. Questo è il merito della Lega Dilettanti, della sua struttura che si occupa della virtualizzazione dello sport – così il ministro –.Lo sport vissuto non può fare a meno della tecnologia, ma troppa tecnologia senza la pratica fisica rischia di andare contro la socialità e di creare dipendenze che sono altrettanto pericolose. Credo nel rapporto armonioso tra questi due elementi".