REDAZIONE UMBRIA

’Caicocci’, complesso in abbandono "Urgente recuperare la struttura per il rilancio turistico del territorio"

Il tema entra nel dibattito politico pre-elettorale con l’intervento di Roberta Nanni, candidata sindaco di Patto23: ’Va assolutamente migliorata l’attrattività anche garantendo accoglienza di qualità ai visitatori’.

’Caicocci’, complesso in abbandono "Urgente recuperare la struttura per il rilancio turistico del territorio"

Undici casali, 36 alloggi, 140 posti letto su 200 ettari di superficie, un ristorante in una torre medievale, piscina ed altro ancora il tutto a pochi chilometri dal Lago Trasimeno, dal perugino, dall’Alto Tevere. Sono i numeri di Caicocci, splendido complesso turistico situato nelle campagne di Umbertide ad un passo dal Lago Trasimeno un tempo apprezzatissimo in Italia e all’estero.

Di proprietà della Regione è abbandonato ed in degrado dal 2012, nonostante il Comune abbia un gran bisogno di strutture ricettive.

E proprio questo il recupero di Caicocci entra di forza tra i temi della campagna elettorale, su proposta di Roberta Nanni, candidata sindaco di Patto23 "Il turismo - dice Nanni - vive di strutture ricettive adeguate ed attrattive, senza le quali non è possibile garantire accoglienza di qualità e flussi duraturi. Ad Umbertide oggi manca e se gli agriturismi e i pochi B&B possono offrire un supporto, certo non possono garantire un sistema ricettivo adeguato ai flussi, qualitativi e quantitativi che la bellezza del nostro territorio e di quelli adiacenti (eugubino, perugino, vicina Toscana) può sviluppare".

Da qui la proposta di Nanni: "Il complesso può essere considerato un vero albergo diffuso visto il numero di appartamenti e posti letto garantiti dai casolari immersi nel verde, a cui si aggiungono servizi di grande richiamo.

Oggi, nell’ottica di una proposta turistica di qualità, sarebbe fondamentale il suo recupero. Il degrado lentamente consuma Caicocci è si colpa dell’indifferenza Regione Umbria, ma ciò non assolve le Amministrazioni comunali degli ultimi 15 anni che non sono state in grado di chiederne la valorizzazione".

Patto23 si fa allora promotore di un progetto di rilancio di "Caicocci", "patrimonio pubblico e volano di turismo e di occupazione", attraverso "una partnership con la Regione e magari con altri Comuni, in un’ottica di profitto ma anche di ritorno ad una gestione pubblica o pubblico-privata (come nel passato) al servizio di tutti e non di pochi ricchi, come successo alle altre strutture in Umbria divenute inaccessibili".

Pa.Ip.