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Cadde in una buca: ora è in carrozzina La battaglia legale di un ciclista

L’uomo percorreva in mountain bike il tratto comunale di strada tra Ponte Pattoli e Pieve San Quirico. L’avvocato: "Impossibile vedere la voragine ricolma d’acqua. Vicenda archiviata. Noi andiamo avanti". .

Cadde in una buca: ora è in carrozzina La battaglia legale di un ciclista

La passeggiata in bici con gli amici si trasforma in tragedia. Perché Domenico Incannella, 57enne corcianese è rimasto tetraplegico dopo la caduta in una buca profonda 1,5 metri - impossibile da vedere perché ricolma d’acqua fino al liscio della sede stradale. Con la mountain bike percorreva con un altro ciclista il tratto comunale di strada tra Ponte Pattoli e Pieve San Quirico. A distanza di tredici mesi dai fatti, avvenuti il 22 gennaio 2022, e nonostante un

risarcimento assicurativo già riconosciuto ed avviato sia dalla compagnia assicurativa dell’amministrazione comunale che da quella di Umbra Acque, la complessa vicenda è tutt’altro che chiusa. Anzi, Incannella, ridotto in carrozzina con una diagnosi di “Tetraplegia post-traumatica incompleta”, è deciso a portare avanti la sua battaglia. Intanto il legale Stefano Gallo ha fatto opposizione alla richiesta di archiviazione del caso formulata dal pubblico ministero e notificata alla persona offesa da parte del Sostituto Procuratore della Repubblica.

"La voragine – spiega l’avvocato Gallo - profonda 1,5 metri, larga 2 metri e lunga 3 metri (come da rilievi della Polizia Locale di Perugia), secondo la parte ricorrente non sarebbe stata determinata dalla semplice rottura di una tubatura che ha poi comportato l’allagamento, ma verosimilmente da precedenti lavori finalizzati a riparare danni periodici mai risolti, con l’aggravante della mancata apposizione della segnaletica. Oltretutto – come sostenuto dalla difesa - non sono accettabili le motivazioni secondo cui la querela dell’uomo vittima dell’incidente sia da archiviare in assenza di segnalazioni circa le numerose criticità della strada, quando è invece emerso dalle testimonianze raccolte che un cittadino, residente a pochi passi dal luogo del sinistro, aveva mandato al Comune di Perugia e al Comando di Polizia Locale ben due lettere (a settembre e dicembre 2021) via PEC, evidenziando le pessime condizioni in cui versava la strada, per poi testimoniare, in seguito alla caduta, che la buca era preesistente da tempo. Singolare, infine, secondo i ricorrenti, il fatto che neanche il Corpo della Municipale, in sede di indagine, abbia fatto menzione di tali denunce. Altresì del tutto singolare infine e particolarmente grave il fatto che lo stesso Incannella, unica vittima di quanto accaduto ad oltre 13 mesi dall’incidente, non sia mai stato ascoltato da alcuna autorità".