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"Bravo portiere, adorato dai compagni" Il sindaco Chiodini: "Vicini ai familiari"

MAGIONE – La scomparsa di Petrit Jashari, 22enne di famiglia albanese, nato a Castiglione del Lago e residente a Casenuove di Magione con i genitori, un fratello gemello e una sorella, ha colpito non solo la comunità magionese dove era conosciuto da tutti, ma anche il mondo dello sport. Il giovane aveva una grande passione per il calcio che praticava da tempo. Era stato un portiere che aveva militato nelle giovanili prima del Gubbio (nella stagione 201415) , poi dell’Arezzo e del Siena (201718). Petriti lavorava nell’azienda di famiglia e per questo stava guidando l’autoarticolato Scania frigo col quale aveva fatto una consegna di generi alimentari a Cagli nel momento del tragico incidente. "Una giovanissima vita spezzata per un nuovo drammatico incidente sul lavoro – scrive il sindaco Giampiero Chiodini –. La comunità di Magione tutta si stringe attorno alla famiglia Jashari. Non ci sono parole per una tragedia così dolorosa. Ai genitori, ai familiari e agli amici arrivi la nostra più sentita vicinanza". "Sono sconvolto dalla notizia. Era un ragazzo serio e il suo grande amore era indossare i guantoni". Andrea Augero, preparatore dei portieri della Berretti della Robur Siena durante il 2018 e oggi nello stesso ruolo per il Mazzola Valdarbia è addolorato e incredulo. E’ stato lui a seguire Petrit Jashari per tre anni, due al Siena e una ad Arezzo. "Era serio e affidabile – continua Augero –, aveva un grandissimo amore per il ruolo di portiere. Ricordo che conosceva a memoria i nomi di tutti i portieri dalla Serie A, fino ai dilettanti. Non era titolare fra i pali, si alternava con gli altri. Ma almeno 15 presenze a stagione in campo è sempre riuscito a portarle a casa. I compagni lo amavano: un giocherellone, con la battuta sempre pronta".