MICHELE NUCCI
Cronaca

Botteghe storiche da salvare: "Servono agevolazioni e un regolamento preciso"

La proposta del consigliere di FdI, Riccardo Mencaglia, in Prima commissione. Favorevoli Cna Umbria, Confcommercio e Consorzio Perugia in Centro.

Botteghe storiche da salvare: è la proposta del consigliere di FdI, Riccardo Mencaglia, di cui si è discusso in Prima commissione

Botteghe storiche da salvare: è la proposta del consigliere di FdI, Riccardo Mencaglia, di cui si è discusso in Prima commissione

PERUGIAServe un regolamento preciso, sostegni e agevolazioni per le botteghe storiche di Perugia. E’ la proposta del consigliere di FdI, Riccardo Mencaglia, di cui si è discusso in Prima commissione. Dopo aver premesso che le botteghe storiche e gli esercizi tradizionali costituiscono un patrimonio prezioso per la città, non solo dal punto di vista commerciale ed economico, ma anche sotto il profilo culturale, architettonico e identitario, la proposta di deliberazione evidenzia che molte di queste realtà sono oggi esposte a difficoltà economiche, concorrenza dei grandi centri commerciali e cambiamenti sociali. L’adozione di un apposito regolamento, secondo il proponente, consentirà di stabilire criteri oggettivi per il riconoscimento, la catalogazione e la promozione delle botteghe storiche e degli esercizi tradizionali presenti nel Comune di Perugia e dovrebbe prevedere anche strumenti di sostegno e agevolazione, finalizzati a garantire continuità, competitività e conservazione degli elementi di pregio e di identità delle attività riconosciute.

Il provvedimento proposto, inoltre, è pensato come un tassello importante del più ampio quadro delle politiche di rilancio del centro storico. Marina Gasparri (Cna Umbria) ha espresso un parere favorevole sull’iniziativa finalizzata a valorizzare le botteghe artigiane e gli esercizi che esprimono l’identità della città. Pur riservandosi di presentare osservazioni più dettagliate, Gasparri ha rilevato che i criteri per il riconoscimento vanno precisati in modo da renderli il più possibile oggettivi. Anche Giovanni Rubeca (Confcommercio) ha espresso apprezzamento per l’iniziativa suggerendo di legarla in modo più stringente a quanto già previsto a livello nazionale (dove, ad esempio, la storicità è connessa a 50 anni di attività anziché 40), regionale e in altri regolamenti esistenti a livello locale. Paolo Mariotti (Consorzio Perugia in Centro) ha concordato con le valutazioni generali di Cna e Confcommercio. A suo avviso, la storicità dovrebbe essere legata al fattore temporale e alla capacità dimostrata di portare avanti un’attività di generazione in generazione.

L’assessore Andrea Stafisso, dopo aver ringraziato il proponente per aver sollevato un tema rilevante, ha sottolineato l’esigenza di connettere più accuratamente il testo alla normativa nazionale. Il 31 gennaio 2025, ha infatti ricordato, è entrato in vigore il decreto legislativo n. 219 che istituisce l’Albo nazionale delle attività commerciali, delle botteghe artigiane e degli esercizi pubblici caratterizzati da rilevanza storico-culturale o commerciale. All’articolo 3, in particolare, tale decreto prevede che i Comuni possano istituire propri albi per attività commerciali, botteghe artigiane ed esercizi pubblici storici esistenti "da almeno 50 anni", o altro periodo definito da normative regionali (che nel caso dell’Umbria prevedono comunque lo stesso orizzonte temporale), e ci sono inoltre