Beni comunali finiscono in vendita

Nel piano di alienazioni terreni, porzioni di bosco e fabbricati. L’assessore Pizzo: “Proprietà non strategiche“

Affari in vista per chi ha soldi da investire grazie al nuovo piano di alienazioni appena varato dal Comune. I tempi delle grandi svendite di dieci anni fa quando vennero messi sul mercato beni pubblici per undici milioni e mezzo di euro o quando venne ceduto per oltre tre milioni di euro il “gioiello di famiglia“ della farmacia comunale sono ormai alle spalle, ma si continua comunque a vendere.

L’ultimo piano prevede l’alienazione di terreni agricoli, piccoli fabbricati, magazzini, porzioni di boschi, ex scuole di campagna e fabbricati vari per un valore di 247mila euro. A questi va aggiunto anche l’immobile che si trova in piazza Febei, accanto alla biblioteca comunale dunque in un posizione centrale, il cui valore di mercato deve essere ancora stimato. In un primo tempo, la Giunta comunale aveva deciso di escludere dalle vendite questo immobile perchè l’intenzione era quello di valorizzarlo, ma nel frattempo la prospettiva è cambiata. Numerosi sono i terreni di cui il Comune vuole disfarsi nella zona produttiva di Bardano e a Ciconia. Tra le proprietà figura anche la vecchia scuola rurale in località Macchie il cui prezzo è stato fissato in ottantamila euro. Presentando il piano che ha validità biennale, l’assessore al bilancio Piergiorgio Pizzo (nella foto) ha spiegato che si tratta di proprietà che non hanno più alcuna finalità di tipo pubblico e non sono ritenute strategiche per l’ente comunale. Il piano si inserisce in un contesto di cessioni pubbliche che ha preso il via nel lontano 2008 quando le difficoltà finanziarie del Comune avevano spinto l’ente a varare una corposa operazione di dismissioni necessarie a chiudere in equilibrio i bilanci comunali.

Negli anni successivi l’operazione è stata sempre ripetuta anche se per valori minori, ma facendo lievitare il valore complessivo dei beni pubblici che, da allora ad oggi, sono stati ceduti ai privati con l’intento di fare cassa e fronteggiare le difficoltà di bilancio innescate soprattutto dalla progressiva riduzione dei trasferimenti statali a favore del Comune.

Cla.Lat.