Il secondo Frecciarossa umbro – quello tra Salerno e Ravenna, con fermate a Terni, Folgino Spoleto – sarebbe già dovuto partire quest’estate. Ma quanto pare la sua attivazione è vicina: ad annunciarlo ieri è stata Trenitalia nel secondo Tavolo di partecipazione del Piano-Trasporti 2024-2034 che si è svolto alla Sala dei Notari. Quel convoglio (ex Frecciabianca che Trenitalia ha trasformato in Frecciargento) diventando Frecciarossa avrebbe una velocità maggiore, a tutto vantaggio dei passeggeri umbri. Che l’anno scorso tra Perugia e Torino (e ritorno) sono stati ben 700 mila e altri 100mila hanno usato i Freccialink.
Ma ieri i temi affrontati sono stati numerosi, compresi i benefici che dovrebbe portare la nuova gara per l’assegnazione del Servizio del trasporto pubblico nella nostra regione: le previsioni di traffico stimano una crescita di circa 90mila passeggeri/giorno (+ 37% rispetto allo stato attuale) sulla rete regionale del trasporto pubblico a cui corrisponderà una riduzione, dello stesso ordine di grandezza in valore assoluto, degli spostamenti su auto privata.
Ieri, dunque, in primo piano i temi dell’Alta Velocità, del nuovo contratto di servizio regionale Trenitalia, che delinea un approccio integrato alla mobilità ferroviaria, l’illustrazione di vari aspetti del nuovo trasporto pubblico locale, con un focus sullo stato di avanzamento della gara, la ciclovia sull’ex ferrovia Spoleto-Norcia. "Il successo della collaborazione con partner strategici nazionali - ha detto la presidente Donatella tesei – sta permettendo, tra l’altro, l’ampliamento delle reti ferroviarie e l’introduzione di servizi di trasporto pubblico più efficienti e tecnologicamente avanzati. Abbiamo inoltre migliorato le infrastrutture esistenti ripensando il concetto di mobilità in modo integrato e innovativo e connesso con la mobilità alternativa, come le piste ciclabili e percorsi pedonali, portando l’Umbria tra le regioni più avanzate".
"Cinque anni fa – ha aggiunto ml’assessore regionale Entrico Mel"secche – , il quadro complessivo del trasporto pubblico era fortemente problematico. Le infrastrutture necessarie non avevano i progetti che nel frattempo abbiamo approntato mentre molti cantieri andavano avviati. Non solo, quindi – ha concluso – , abbiamo tracciato le strategie del futuro, ma abbiamo posto in essere una miriade di opere che vanno concluse nei prossimi anni".