“Chi non tradisce la fidanzata non è normale”. Bandecchi, polemica per le parole del sindaco

Il primo cittadino di Terni in un’intervista a Fanpage: “Gli uomini sono diventati un po’ donne, sono fragili”. Manuela Puletti, consigliera regionale della Lega: “Si scusi con il genere umano”

Terni, 25 novembre 2023 – “Ha mai tradito la sua fidanzata? Deve cominciale a farlo, se no non è un uomo normale. Prima o poi la ammazza”. E ancora: “Gli uomini sono diventati un po’ donne, sono fragili (...). In questo momento gli uomini vivono la loro vita contro natura, e quindi in certi casi sbroccano”. È polemica per le parole del sindaco di Terni e coordinatore di Alternativa popolare Stefano Bandecchi in un’intervista a Fanpage. 

Il sindaco di Terni Stefano Bandecchi (Foto ImagoE)
Il sindaco di Terni Stefano Bandecchi (Foto ImagoE)

"Come presidente della Commissione umbra contro i femminicidi e la violenza di genere invito Stefano Bandecchi a scusarsi, con il genere umano, e con tutta la comunità umbra ancora scossa dai femminicidi che hanno coinvolto la nostra regione, oltreché dalle vicende nazionali”: a chiederlo è la consigliera regionale della Lega, Manuela Puletti, presidente dell'Organismo regionale.

"Parole ancora più gravi e disgustose - sostiene - perché pronunciate in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne”. “Mentre tutte le istituzioni, le scuole, le università, le associazioni si mobilitano per fronteggiare il fenomeno della violenza di genere - afferma Puletti -, leggere dal sindaco della seconda città dell'Umbria che gli uomini sono legittimati a tradire perché è nella loro natura, arrivando persino a giudicare una violenza commessa come un semplice 'sbroccamento’, rappresenta un insulto alla società umana. Del resto, poco altro ci si può aspettare da chi si è scagliato contro un consigliere comunale durante un'assise. Come amministratori pubblici abbiamo il dovere di provare concretamente a ricostruire una società che in parte sta perdendo i suoi valori, dove il revenge porn sta diventando un'abitudine e si arriva a uccidere una ragazza perché non si accetta la fine di una relazione. A fronte di tutto questo Bandecchi avrebbe fatto meglio a stare zitto, per rispetto non soltanto della comunità che rappresenta, e che sono sicura non si rispecchi nelle sue dichiarazioni, ma anche delle donne, del genere maschile e di quelle famiglie dilaniate dal dolore per la perdita della propria figlia. Anche parole come quelle di Bandecchi sono una forma di violenza di genere. E la violenza va sempre condannata, sia che la vittima sia una donna, sia quando a subirla sono uomini. Nel momento in cui la società prova a rispondere a questo grave fenomeno, simili affermazioni sono pericolosissime e vanno a minare tutto il lavoro che dalle famiglie alle istituzioni, passando per scuole e associazioni, si sta facendo per cercare di combattere un fenomeno che Bandecchi, con le sue dichiarazioni, alimenta”.