
Livio Bussani
Perugia, 13 gennaio 2017 - C’è anche un pezzo d’Umbria nella storia dell’auto del futuro, presentata di recente a Las Vegas davanti ad un pubblico cosmopolita che è rimasto a bocca aperta, tante sono le performance della vettura. Eh sì perché l’assemblaggio della 91 Farady Future, la «super» car elettrica che parcheggia da sola munita di 13 radar, 10 telecamere, 1 lidar e 12 sensori ad ultrasuoni è opera di un perugino che guida una Fiat 500 e fa ancora il tifo per il Grifo: l’ingegnere Livio Bussani.
«Classe ’77, al termine degli studi – racconta – ho avuto l’opportunità di fare uno stage in Ferrari e da appassionato di motori ho fatto di tutto affinché non restasse un’esperienza di pochi mesi. Dopo sei anni a Maranello ho sentito il bisogno di confrontarmi con qualcosa di diverso. Essendo cresciuto in una città cosmopolita come Perugia, figlio di un triestino ed una svizzera, ho respirato l’incrocio di culture, lingue e abitudini. Tra le varie possibilità ho scelto il cuore della Silicon Valley, per perfezionare una lingua ed aiutare a sviluppare un’azienda di auto elettriche laddove ci sono le più nuove tecnologie al mondo. E così sono entrato in Tesla. Gli anni passati a San Francisco sono stati splendidi. L’esperienza e la creatività italiana – racconta ancora Bussani – mi hanno indubbiamente salvato in molte occasioni e se ho passato 4 anni in una delle aziende più creative ed innovative del mondo è anche grazie alle esperienze e alla “ peruginita” che mi porto dietro».
Il salto: da sei mesi l’ingegner Bussani si è trasferito a Los Angeles per vivere di nuovo l’esperienza di una start-up ed eccolo alle prese con Faraday Future. «Sono vehicle supplier quality manger; per ora nel mio team siamo in 4 ma prevediamo di arrivare a 10. Il nostro gruppo ha il compito di approvare nuovi fornitori, migliorare gli attuali e gestire tutto lo sviluppo dei componenti di acquisto. Dovendo garantire una gran quantità e varietà di fornitori e processi differenti siamo sempre in viaggio, dall’Europa, all’Asia al Nord America. In tutto il reparto per ora siamo in 8 di 8 nazioni diverse, Italia, Messico, USA, Pakistan, Cina, Corea, Canada e India.
Nei giorni scorsi abbiamo presentato la prima vettura che poi produrremo in serie riscontrando un gran successo: siamo già oltre i 64.000 ordini in 36 ore. Si tratta di una car estremamente innovativa, connessa ad internet, ricca di schermi in cui navigare. Si possono vedere film e lavorare contemporaneamente. Il più complesso sistema di sensori al mondo permette performance uniche. Oltre a captare lo stato d’animo dei passeggeri, la 91FF può essere abbandonata davanti all’ufficio o al ristorante: parcheggia da sola». Roba da far invidia al più avanti dei James Bond...