
Paolo Raffaelli, giornalista di Rai3, ex sindaco di Terni contestato in diretta tv dagli operai Ast
Terni, 6 novembre 2014 - Stavolta Paolini non c'entra niente. Stavolta sono gli operai delle acciaierie di Terni a fare capolino dietro a un giornalista della Rai. Ma non si tratta di un giornalista qualsiasi. E' Paolo Raffaelli, cronista di Rai3 che da quando è scoppiata la vertenza Ast ne sta seguendo le sorti per conto della testata giornalistica regionale TGR. Lo stesso Paolo Raffaelli che, però, è stato sindaco di Terni dal 1999 al 2009 e che in tale veste nelle vicende della grande fabbrica in quegli anni ha avuto un ruolo non di secondo piano. Raffaelli venne eletto sindaco ad appena 4 anni dalla conclusione del processo di privatizzazione dell'Ilva, quando le acciaierie erano ancora metà italiane e metà tedesche. Ha terminato il suo secondo e ultimo mandato che l'Ast era totalmente in mano ai tedeschi. Ha vissuto il momento in cui Luigi Agarini ha ceduto in due fasi (l'ultima nel 2001) le ultime quote italiane alla ThyssenKrupp. Nel 2000 conferì la cittadinanza onoraria di Terni a Luigi Agarini e a Ulrich Middelmann, allora presidente del Comitato esecutivo di ThyssenKrupp Steel, quali protagonisti della privatizzazione delle acciaierie. Ha vissuto le fasi della cessione del Magnetico. Ed è forse è per questo motivo che questa mattina, durante il telegiornale regionale umbro delle 14, mentre proprio Raffaelli era in diretta dalla sede del ministero dello Sviluppo Economico, un operaio gli si è avvicinato da dietro e ha mostrato alla telecamera un cartello con su scritto: "Stiamo qui anche per colpa sua". Cartello corredato da una freccia che indicava il sindaco-giornalista.