SILVIA ANGELICI
Cronaca

Assistenti sociali "Lavoro in sicurezza. Più tutele per gli operatori comunali"

Gli assistenti sociali comunali è noto che svolgano un compito molto delicato e proprio per questo spesso sono bersaglio di...

Gli assistenti sociali comunali è noto che svolgano un compito molto delicato e proprio per questo spesso sono bersaglio di...

Gli assistenti sociali comunali è noto che svolgano un compito molto delicato e proprio per questo spesso sono bersaglio di...

Gli assistenti sociali comunali è noto che svolgano un compito molto delicato e proprio per questo spesso sono bersaglio di minacce e di aggressioni. In accordo con le rappresentanze sindacali, il Comune ha deciso di fare un sopralluogo negli uffici dove sono impiegati questi operatori. L’obiettivo è di arrivare alla stipula di un protocollo con i sindacati per rendere il luogo di lavoro più sicuro. Nel contempo si vuole andare verso l’individuazione di azioni per migliorare lo stato dei luoghi, garantendo maggiore fruibilità e riservatezza. All’incontro con la sindaca Vittoria Ferdinandi e gli assessori Francesco Zuccherini e Costanza Spera erano presenti le due rappresentanti sindacali degli assistenti sociali, Cristina Faraghini e Laura Bubù.

"Nelle intenzioni di questa amministrazione – spiegano Ferdinandi, Spera e Zuccherini – vi è la ferma volontà di mettere in campo un protocollo operativo per la prevenzione e gestione delle minacce ed aggressioni ai danni degli operatori sociali ed educativi per tutelare l’attività che giornalmente questi lavoratori e lavoratrici portano avanti con impegno, passione e professionalità. Ciò accogliendo una richiesta che da tempo le Rsu, a fronte di episodi critici, hanno avanzato". "Purtroppo – continuano i rappresentanti della giunta – fino ad oggi è mancata un’analisi attenta dei rischi a cui sono sottoposti quotidianamente i dipendenti comunali che operano all’interno degli uffici di cittadinanza, troppo spesso isolati nella gestione di un compito che li mette a stretto contatto con le difficoltà e fragilità delle persone. Una debolezza sociale che può sfociare anche in violenza. Ebbene vogliamo cambiare passo ritenendo che non sia più accettabile mettere a rischio la sicurezza e salute dei nostri operatori".