Celebrato ieri l’anniversario dei 20 anni dell’iscrizione del sito ’’Assisi, Basilica di San Francesco e altri luoghi francescani’’ nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco, avvenuta a opera del Comité du Patrimoine Mondial Vingt-quatrième session, a Cairns in Australia).
Un traguardo decisamente molto importante perché si tratta di un riconoscimento prestigioso da parte dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura di una terra ricca di bellezze storiche, artistiche e naturali. A causa della pandemia in corso e quindi dell’impossibilità di organizzare eventi in presenza, nonostante l’Ufficio Onu Unesco Sostegno alle Nazioni Unite, in collaborazione con l’Ufficio Turismo del Comune di Assisi, per il ventennale avesse stilato un programma fitto di iniziative che è stato rinviato al primo semestre dell’anno prossimo, l’amministrazione, con le comunità francescane, ha deciso di ricordare simbolicamente la ricorrenza.
Si è deciso dunque di ricorrere ad una videoconferenza a più voci - a cominciare dal sindaco di Assisi, Stefania Proietti, dai Custodi delle Basiliche papali di Assisi e Santa Maria degli Angeli, padre Marco Moroni e padre Massimo Travascio -, il tutto in diretta streaming; è stata caratterizzata dalla lectio magistralis del professor Jukka Jokilehto, ispettore Icomos all’atto dell’iscrizione nel 2000.