
Sono giorni affollati di visitatori quelli che, nel segno dei Santi Chiara e Rufino, conducono al Ferragosto, periodo che conferma le buone previsioni di afflusso di questo anno di crisi per l’emergenza Coronovirus. Oggi è il giorno dedicato a Rufino, primo vescovo della città, morto martirizzato nel Chiascio e Patrono della città di Assisi e della Diocesi. In Duomo sono previste Messe alle ore 8 alle 18; alle 11 la concelebrazione solenne presieduta da monsignor Domenico Sorrentino Vescovo diocesano; il canto dell’assemblea sarà animato dalla Cappella Musicale di San Rufino che poi alle 21, in Cattedrale, terrà il concerto in onore del Santo Patrono. Tutte le celebrazioni si svolgeranno nel rispetto delle norme di sicurezza per il contenimento dell’emergenza sanitaria Covid-19.
Ieri è stato invece il giorno di Santa Chiara, fondatrice delle Clarisse. "Chiara di Assisi insegna anche a noi, uomini e donne del terzo millennio, che cosa significa rimanere in Cristo". Lo ha detto il presidente della Conferenza episcopale umbra, monsignor Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, durante l’omelia di ieri in occasione della celebrazione eucaristica per la solennità di Santa Chiara da lui presieduta e concelebrata dal vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino. Nella Basilica di Assisi dedicata alla Santa erano presenti le autorità civili e militari, il clero diocesano e i fedeli che hanno partecipato con grande spirito di devozione. La celebrazione è proseguita con l’offerta dei doni da parte del sindaco di Assisi Stefania Proietti. Oltre ai fiori, precedentemente posti sulla tomba della Santa, e ai ceri è stata consegnata un’offerta dell’amministrazione comunale per sostenere la manutenzione della Basilica.
Al termine della cerimonia il vescovo Sorrentino ha evidenziato che tra Assisi e l’Umbria c’è un rapporto speciale. "Assisi – ha detto – guarda al mondo e attrae il mondo, ma con l’Umbria ha un rapporto di intimità. La santità francescana e clariana hanno segnato tutte le sue parti e tutte le sue zolle". Ieri mattina, infine, nella Sala della Conciliazione è stato siglato il Patto di amicizia tra Assisi e Anagni, atteso da tempo e spostato a causa dell’emergenza Covid. I sindaci Stefania Proietti (Assisi) e Daniele Natalia (Anagni) hanno ribadito il forte legame - storico e religioso nel nome di San Francesco e Santa Chiara e di pontefici come Innocenzo III, Gregorio IX e Alessandro IV che hanno inciso notevolmente nella diffusione dei valori francescani - che lega le due comunità.
Maurizio Baglioni