REDAZIONE UMBRIA

"Anticorpi-Covid ancora presenti dopo 14 mesi"

Chi ha contratto il virus lo scorso marzo 2020 ha la protezione dal Sars-Cov 2 anche senza vaccino

"Gli anticorpi contro il Sars-Cov 2 persistono a distanza di 14 mesi nelle persone che hanno contratto la malattia". A sancirlo un articolo redatto dagli specialisti dell’associazione umbra ‘Naso Sano’, presieduta da Puya Dehgani (specialista in Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale della Asl 1) che ha ricevuto un encomio dalla Regione per gli studi sui disturbi di olfatto e gusto da Covid-19. Questo nuovo articolo molto significativo è stato appena pubblicato nella rivista scientifica Clinical Immunology .

"Il nostro studio – spiega Dehgani – ha valutato un gruppo di 32 soggetti umbri risultati positivi al Sars-Cov 2 nel mese di marzo 2020 e divisi in base alla malattia da Covid-19 sviluppata di grado lieve e moderato-grave. Lo studio ha valutato il profilo immunologico di questi pazienti e la relativa persistenza di anticorpi protettivi per un periodo di 14 mesi". Dehgani spiega che sono stati utilizzati due immunodosaggi approvati dalla Fda: uno per la titolazione di anticorpi anti nucleocapside ed uno piu specifico per la titolazione di anticorpi neutralizzanti contro Sars CoV-2. Intanto è merso che nel 96,8% dei soggetti (31 su 32) a 14 mesi c’era la presenza degli anticorpi specifici anti Sars Cvo-2 e che nessuno dei soggetti aveva mai presentato una re-infezione. "Ciò – sottolinea il medico – considerando anche la presenza di varianti di interesse nel territorio umbro da novembre 2020". Poi è stato anche evidenziato che i soggetti con una o più comorbidità (18) rispetto alla gravità della malattia, hanno sviluppato titoli anticorpali maggiori a 14 mesi rispetto agli altri quattordici senza alcuna comorbidità. "E anche i pazienti che durante la malattia avevano riportato perdita dell’olfatto e del gusto – spiega l’associazione Naso Sano –, hanno sviluppato un titolo anticorpale significativamente maggiore in termini di quantità. Tra l’altro i soggetti del gruppo moderatamente grave ha sviluppato un titolo anticorpale medio più alto (14,78 AUml) a 14 mesi rispetto al gruppo con sintomi lievi (5,55 AUml). "E a quanto emerge comunque pare che non sia certo il numero di anticorpi a fare la differenza"

La ricerca mostra inoltre come 7 soggetti sieronegativi per titolazione di anticorpi anti-nucleocapside a 10 mesi, sono risultati invece positivi per anticorpi anti Sars-Cov 2 sia a 12,13 e 14 mesi. "Ciò sottolinea l’importanza di adottare test immunologici specifici – precisa Dehgani – per evitare risultati falsi negativi". È interessante notare che l’unico paziente (una donna di 55 anni) risultato negativo ai prelievi sierologici per la titolazione di anticorpi neutralizzanti, fosse un caso noto di mieloma multiplo. "Ciò ha sottolineato – conclude la ricerca – la necessità di una protezione aggiuntiva e quindi della vaccinazione, per tali individui immunodeficienti".

M.N.