REDAZIONE UMBRIA

Amazzone, maxi-operazione antidroga. Diciassette arresti e dieci denunce

La polizia individua i responsabili di numerosi episodi di spaccio in centro. Sequestrate due pistole e un cavallo

La conferenza di presentazione dei risultati dell’operazione antidroga “Amazzone“

La conferenza di presentazione dei risultati dell’operazione antidroga “Amazzone“

Diciassette arresti, quattro divieti di dimora fra Umbria e Ternano, altre dieci persone indagate in stato di libertà: questi i numeri dell’operazione antidroga “Amazzone“ condotta dalla polizia di Stato di Terni attraverso la quarta sezione antidroga della squadra Mobile. Operazione che, coordinata dal pm Giorgio Panucci, ha visto eseguite ieri le misure disposte dal gip Chiara Mastracchio per fatti collocati fra settembre 2022 e ottobre 2023.

Numerosi episodi di spaccio di droga, condotti da un gruppo che - secondo gli inquirenti - "agiva nel centro di Terni e aveva come fornitori due soggetti, una coppia, 35enne pugliese lui e 36enne campana lei, residenti a Terni". Con loro, una quindicina di intermediari, custodi degli stupefacenti, e il resto tutti spacciatori al dettaglio. Non è stata contestata l’associazione per delinquere.

Nel contesto degli arresti e delle perquisizioni, gli investigatori della Mobile ternana - supportati da personale del Servizio centrale operativo, unità cinofile e antiesplosivi e dei vari uffici della questura di Terni - hanno trovato anche due pistole, illegalmente detenute a Terni da uno degli arrestati e la cui provenienza è al vaglio della polizia. Il gip ha anche disposto sequestri preventivi di beni per un ammontare di 260mila euro e, oltre a contanti e altri beni di valore, sotto sequestro c’è finito anche un cavallo.

Alla conferenza stampa il questore Luigi Mangino, il procuratore capo Andrea Claudiani, il pm Giorgio Panucci e il dirigente della Mobile Lorenzo Lucattoni. Plauso del segretario nazionale del sindacato Mosap, Roberto Fioramonti: "Questa brillante operazione conferma quanto siano fondamentali prevenzione e repressione svolte quotidianamente sul territorio. È imprescindibile rafforzare sempre di più gli uffici operativi come la Mobile, così come altri settori della Questura di Terni e delle varie specialità della polizia, che soffrono di un innalzamento dell’età media del personale e di operatori sempre meno numerosi".