Perugia, la vicenda di Cospito al tribunale del riesame

L'anarchico è indagato insieme ad altre 5 persone di istigazione a delinquere. Sarà nuovamente valutata la richiesta di annullare le misure cautelari

Una combo con due foto di Alfredo Cospito (Ansa)

Una combo con due foto di Alfredo Cospito (Ansa)

Perugia, 6 febbraio 2023 - L'anarchico Alfredo Cospito sarà di nuovo di fronte al tribunale del riesame a Perugia. I giudici dovranno esaminare la richiesta di annullare le misure cautelari disposte dal gip su richiesta della Procura perugina nei confronti di Cospito e di altri cinque indagati per, a vario titolo, istigazione a delinquere, anche aggravata dalle finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico in relazione ad alcuni articoli pubblicati sulla rivista Vetriolo. Lo ha deciso la Cassazione e la notizia è stata anticipata dal sito Umbria24.

Il Riesame aveva accolto la richiesta di annullamento della misura cautelare ritenendo mancanti i gravi indizi di colpevolezza e gli scritti una libera manifestazione del pensiero che non aveva prodotto conseguenze. La pronuncia è stata impugnata dalla Procura di Perugia e la Cassazione ha accolto il ricorso. I giudici dovranno quindi ora nuovamente esaminare la richiesta di annullamento della misura cautelare alla luce del perimetro delineato dalla Cassazione.

In un'intervista su Vetriolo, Cospito - era emerso dall'indagine - scriveva: «colpire, colpire e ancora colpire... dell'anarchia vendicatrice, non rinunciare allo scontro violento con il sistema, alla lotta armata, costi quello che costi». L'indagine condotta dai carabinieri del Ros era nata a Milano e quindi coordinata dalla procura di Perugia. Nei confronti di Cospito il gip del capoluogo umbro aveva disposto la custodia in carcere ritenendolo vertice di un presunto gruppo di anarchico-insurrezionalisti con riferimento nella Fai. Provvedimento poi annullato dal tribunale del riesame come le altre misure cautelari ma tutte dovranno essere nuovamente esaminate dopo la pronuncia della Cassazione. In base agli accertamenti la presunta attività eversiva avrebbe avuto base nello spoletino.