
di Silvia Angelici
"Il liceo scientifico Galeazzo Alessi è una scuola molto apprezzata. Arrivo in un momento sociale, economico e sanitario complicato ma lo è per tutti e sta qui la vera sfida: formare studenti ’liberi’ di affrontare qualsiasi percorso, dando loro gli strumenti giusti per guardare al futuro con più serenità. La mia idea è quella di una scuola di qualità dove i ragazzi siano motivati". La neo dirigente dell’Alessi, professoressa Lucia Mastropierro, classe ’66, tailleur rosso corallo e un sorriso che mette serenità, apre la presidenza di uno dei Licei più impegnativi dell’Umbria: 1.400 studenti, 200 dipendenti tra docenti e personale Ata da amministrare. Un’ ’azienda’ che è cresciuta nel tempo, tanto da doverla sdoppiare tra la centrale di via Ruggero D’Andreotto e la succursale di Madonna Alta, al Pascal dove sono state distribuite le classi prime e alcune terze. La professoressa Mastropierro arriva da Roma, dal Liceo ginnasio Mamiani (da lì è passato il ’68 e più volte è stato anche set cinematografico), dove ha insegnato Scienze giuridiche ed economiche, prima di vincere il concorso che l’ha portata a Perugia.
Preside, l’Alessi è reduce da due anni di reggenza. Ci sarà da lavorare...
"Ho accettato l’incarico con molta serenità. Tra l’altro sono stata accolta benissimo da tutto il personale, uno staff in gamba che ha mandato avanti la scuola in maniera egregia nonostante le varie difficoltà. Nei giorni scorsi ho incontrato il professor Silvio Improta per il passaggio delle consegne e i vicari Fausto Caporali e Roberto Porcelli: non potevo avere collaboratori migliori!".
Il Liceo ha cronici problemi di spazi: come risolverli?
"Dovremo avviare un dialogo con la Provincia. L’Alessi non è una realtà provvisoria, ma un’organizzazione strutturata che ha bisogno di risposte non più rimandabili".
Si parlava di una sede satellite nei pressi del parcheggio...
"Per il momento si inizierà l’anno in centrale e nella succursale ospitata in un piano del Pascal, dove ci sono anche alcune classi del Bruno. Situazioni tampone che andranno affrontate".
Questione covid: difficoltà?
"Per ora no. Il personale incaricato al controllo dei Green pass si sta dando molto da fare. Come le altre scuole stiamo usando la app in attesa della piattaforma ministeriale".
La preoccupa l’ipotesi di un ritorno in dad?
"Sì, perché la Dad, pur necessaria nel momento dell’emergenza, ha poi dimostrato carenze sia dal punto di vista della socialità che su quello del profitto e le prove invalsi lo hanno dimostrato. Non la demonizzo ma la considero l’estrema ratio in una situazione d’emergenza".
Cosa porta con sé dell’esperienza maturata a Roma?
"Porterò 20 anni di insegnamento. Vorrei contribuire ad ottenere il meglio per i miei studenti e inaugurare con loro un anno più gioioso. Questa è una scuola apprezzata dove la preparazione deve rimanere al primo posto e dove deve essere dato il giusto riconoscimento all’impegno. Parole come severità e meritocrazia però non mi piacciono. Impegno e dedizione sì".