Addio alla sociologa "Una donna avanti Maria Cristina Federici è stata un faro"

Il Centro Pari Opportunità della Regione Umbria si unisce al cordoglio per la scomparsa di Maria Caterina Federici, professoressa di Sociologia all'Università degli Studi di Perugia, figura di spicco a livello accademico internazionale. La sua generosità e dedizione verranno ricordate.

Addio alla sociologa "Una donna avanti  Maria Cristina Federici è stata un faro"
Addio alla sociologa "Una donna avanti Maria Cristina Federici è stata un faro"

Anche il Centro Pari Opportunità della Regione Umbria appresa della scomparsa di Maria Caterina Federici, professoressa di Sociologia all’Università degli Studi di Perugia, su unisce al cordoglio di quanti hanno voluto ricordare la docente, figura di spicco in campo accedemico a livello internazionale. "La sua lunga e illustre carriera accademica lascia un’impronta indelebile – dice la presidente del Centro Pari Opportunità, Caterina Grechi.- non solo nell’ambito dell’Università e della ricerca, ma anche nella vita di innumerevoli colleghi e colleghe, di studentesse e studenti che hanno avuto la fortuna di essere guidati dai suoi insegnamenti. La Professoressa Federici – prosegue - è stata infatti molto di più di una docente universitaria. È stata una “maestra”, un faro di conoscenza e una fonte di ispirazione per generazioni di giovani accademici. Ha dimostrato che la passione per l’insegnamento e la ricerca possono veramente trasformare la vita delle persone. La sua generosità nel supportare e seguire gli studenti anche oltre il percorso universitario ha reso evidente il suo profondo impegno a perseguire il bene comune e contribuire allo sviluppo di una società migliore".

"La sua assenza lascerà un vuoto incolmabile – evidenzia la presidente del Centro Pari Opportunità -, ma il suo esempio non sarà dimenticato. Molte persone prenderanno il testimone delle sue qualità di impegno, costanza e dedizione, continuando a portare avanti il suo lavoro". La professoressa Federici, originaria di Amelia, lega il suo nome anche al Festival della sociologia, che fondò a Narni nel 2017. La studiosa è stata punto di riferimento per l’Umbria intera nel settore della didattica, della ricerca, delle manifestazioni divulgative e attrattive.